Secondo un nuovo studio condotto da Accenture, si stima che, a livello mondiale, possano essere 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende nel corso dei prossimi cinque anni dovuti ai cyber-attacchi.
Basato su un’indagine che ha coinvolto oltre 1.700 CEO e top manager di aziende in diversi paesi, il report Accenture intitolato Securing the Digital Economy: Reinventing the Internet for Trust esplora la complessità delle sfide legate a Internet che le aziende si trovano ad affrontare e delinea le azioni inderogabili per il ruolo dei CEO in ambito di tecnologia, business architecture e governance.
Secondo tale studio, il cybercrime pone sfide significative in quanto può compromettere le attività aziendali, la crescita e l’innovazione del business, nonché l’introduzione di nuovi prodotti e servizi, con un costo per le aziende di migliaia di miliardi di dollari.
“Il livello di sicurezza di Internet è inferiore rispetto al livello di sofisticazione raggiunto dalla criminalità informatica e questo sta portando ad un'erosione della fiducia nell'economia digitale” ha dichiarato Paolo Dal Cin, Security Lead di Accenture Italia. “Un primo passo da compiere per le aziende che vogliono diventare cyber-resilienti è quello di portare le competenze dei CISO (Chief Information Security Officer) nel consiglio di amministrazione, garantendo così che la sicurezza sia integrata sin dalla fase iniziale di qualunque iniziativa e tutti dirigenti aziendali si assumano la responsabilità della sicurezza e della riservatezza dei dati.”
Tra le principali considerazioni emerse dall’indagine, è risultato che quattro intervistati su cinque ritengono che il progresso dell’economia digitale sarà seriamente compromesso se non ci sarà un sostanziale miglioramento della sicurezza su Internet, mentre oltre la metà ritiene che Internet sia sempre più instabile sotto il profilo della cyber-sicurezza e non sa come reagire. Al contempo, tre quarti degli intervistati ritengono che sia necessario uno sforzo congiunto per far fronte alle sfide in materia di cyber security.
Più della metà dei dirigenti vedrebbe con favore l’entrata in vigore di norme di business più rigorose introdotte da istituzioni o autorità governative.
La maggioranza ha inoltre dichiarato che è sempre più difficile proteggere la propria organizzazione dalle vulnerabilità delle parti terze, il che non sorprende, data la complessità e la vastità attuale degli ecosistemi su Internet.
Secondo un nuovo studio condotto da Accenture, si stima che, a livello mondiale, possano essere 5.200 miliardi di dollari i costi addizionali e i mancati ricavi delle aziende nel corso dei prossimi cinque anni dovuti ai cyber-attacchi.
Basato su un’indagine che ha coinvolto oltre 1.700 CEO e top manager di aziende in diversi paesi, il report Accenture intitolato Securing the Digital Economy: Reinventing the Internet for Trust esplora la complessità delle sfide legate a Internet che le aziende si trovano ad affrontare e delinea le azioni inderogabili per il ruolo dei CEO in ambito di tecnologia, business architecture e governance.
Secondo tale studio, il cybercrime pone sfide significative in quanto può compromettere le attività aziendali, la crescita e l’innovazione del business, nonché l’introduzione di nuovi prodotti e servizi, con un costo per le aziende di migliaia di miliardi di dollari.
“Il livello di sicurezza di Internet è inferiore rispetto al livello di sofisticazione raggiunto dalla criminalità informatica e questo sta portando ad un'erosione della fiducia nell'economia digitale” ha dichiarato Paolo Dal Cin, Security Lead di Accenture Italia. “Un primo passo da compiere per le aziende che vogliono diventare cyber-resilienti è quello di portare le competenze dei CISO (Chief Information Security Officer) nel consiglio di amministrazione, garantendo così che la sicurezza sia integrata sin dalla fase iniziale di qualunque iniziativa e tutti dirigenti aziendali si assumano la responsabilità della sicurezza e della riservatezza dei dati.”
Tra le principali considerazioni emerse dall’indagine, è risultato che quattro intervistati su cinque ritengono che il progresso dell’economia digitale sarà seriamente compromesso se non ci sarà un sostanziale miglioramento della sicurezza su Internet, mentre oltre la metà ritiene che Internet sia sempre più instabile sotto il profilo della cyber-sicurezza e non sa come reagire. Al contempo, tre quarti degli intervistati ritengono che sia necessario uno sforzo congiunto per far fronte alle sfide in materia di cyber security.
Più della metà dei dirigenti vedrebbe con favore l’entrata in vigore di norme di business più rigorose introdotte da istituzioni o autorità governative.
La maggioranza ha inoltre dichiarato che è sempre più difficile proteggere la propria organizzazione dalle vulnerabilità delle parti terze, il che non sorprende, data la complessità e la vastità attuale degli ecosistemi su Internet.