#CVtips. Ogni settimana, pubblicheremo un post con consigli specifici e pratici su come scrivere al meglio il proprio CV: dagli errori più comuni, specifici tips da usare fino alle interviste dei recruiters delle aziende che assumano giovani talenti su tutored.
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Curriculum Vitae Europeo: è ancora aperta la disputa tra i sostenitori e gli oppositori del formato Europass.
Il formato di CV Europass è un formato standard lanciato dalla Commissione Europea nel 2002. Molti studenti e neolaureati si affidano a questo formato per mandare le proprie candidature alle aziende. Tuttavia, è davvero questo il formato che preferiscono vedere i recruiter quando ricevono una candidatura?
Struttura del Curriculum Vitae Europeo
Il formato Europass si differenzia subito per la rigidità del layout a colonne. Secondo la formattazione europea, le esperienze accademiche prima e lavorative poi, devono essere elencate in ordine cronologico. Per quelle lavorative bisogna inserire nelle sezioni apposite il nome dell'azienda o dell'ente, la durata della collaborazione e indicare quali erano le mansioni svolte. Il livello di conoscenza delle varie lingue è da indicare facendo riferimento al Quadro Comune Europeo delle Lingue. Detto questo, quando conviene quindi adoperare il Curriculum Vitae Europeo?
Curriculum Vitae Europeo: è giusto adoperarlo?
Proprio per la struttura a colonne del layout, è luogo comune che convenga usare il modello Europass se le esperienze da elencare non sono molte. Riducendo lo spazio orizzontale e aumentando quello verticale, si dà almeno l'impressione di aver accumulato più esperienza di quanto non si sia fatto effettivamente. In un modello di Curriculum diverso, che sfrutta lo spazio anche in senso orizzontale, tutto quello che avete svolto nella vostra formazione andrebbe a concentrarsi nella parte superiore del foglio, lasciando quella inferiore pressoché scoperta. Si vedrebbe subito, insomma, che non avete maturato ancora particolari esperienze.
Sbagliato: che si abbiano molte o poche esperienze, il formato Europass è sempre inviso ai rectuiter, soprattutto perché troppo impersonale. Meglio adoperare un altro formato, cercando in internet tra le moltissime opzioni anche gratuite.
Curriculum Vitae Europeo: perché non conviene utilizzarlo
Tenete conto che quando si apre una posizione i curricula inviati sono diversi. Per questo motivo è più conveniente redigerne uno che in qualche maniera riesca a spiccare tra gli altri. La rigidità strutturale del formato europeo non consente grandi possibilità da questo punto di vista. Peraltro, sempre per la questione layout, se si hanno molte esperienze il formato Europass potrebbe far sembrare il tuo curriculum eccessivamente lungo. Il rischio è che quindi il vostro curriculum non venga nemmeno letto con troppa attenzione.
Conviene di più personalizzare il proprio CV anche in linea con la posizione per quale ci si candida. Bisogna tenere conto che il Curriculum è il primo approccio che il recruiter ha con voi, è il vostro biglietto da visita. Che voi abbiate studiato Marketing o Design non è importante: il curriculum deve rispecchiare voi e la vostra personalità. Presentare un CV ben strutturato, diverso dagli altri, nel quale si nota che è stata posta una certa attenzione, sicuramente non potrà che giocare a vostro vantaggio.
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Articolo della settimana prossima della rubrica #CVtips: Curriculum Vitae vincente, 5 segreti da 5 recruiters
#CVtips. Ogni settimana, pubblicheremo un post con consigli specifici e pratici su come scrivere al meglio il proprio CV: dagli errori più comuni, specifici tips da usare fino alle interviste dei recruiters delle aziende che assumano giovani talenti su tutored.
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Curriculum Vitae Europeo: è ancora aperta la disputa tra i sostenitori e gli oppositori del formato Europass.
Il formato di CV Europass è un formato standard lanciato dalla Commissione Europea nel 2002. Molti studenti e neolaureati si affidano a questo formato per mandare le proprie candidature alle aziende. Tuttavia, è davvero questo il formato che preferiscono vedere i recruiter quando ricevono una candidatura?
Struttura del Curriculum Vitae Europeo
Il formato Europass si differenzia subito per la rigidità del layout a colonne. Secondo la formattazione europea, le esperienze accademiche prima e lavorative poi, devono essere elencate in ordine cronologico. Per quelle lavorative bisogna inserire nelle sezioni apposite il nome dell'azienda o dell'ente, la durata della collaborazione e indicare quali erano le mansioni svolte. Il livello di conoscenza delle varie lingue è da indicare facendo riferimento al Quadro Comune Europeo delle Lingue. Detto questo, quando conviene quindi adoperare il Curriculum Vitae Europeo?
Curriculum Vitae Europeo: è giusto adoperarlo?
Proprio per la struttura a colonne del layout, è luogo comune che convenga usare il modello Europass se le esperienze da elencare non sono molte. Riducendo lo spazio orizzontale e aumentando quello verticale, si dà almeno l'impressione di aver accumulato più esperienza di quanto non si sia fatto effettivamente. In un modello di Curriculum diverso, che sfrutta lo spazio anche in senso orizzontale, tutto quello che avete svolto nella vostra formazione andrebbe a concentrarsi nella parte superiore del foglio, lasciando quella inferiore pressoché scoperta. Si vedrebbe subito, insomma, che non avete maturato ancora particolari esperienze.
Sbagliato: che si abbiano molte o poche esperienze, il formato Europass è sempre inviso ai rectuiter, soprattutto perché troppo impersonale. Meglio adoperare un altro formato, cercando in internet tra le moltissime opzioni anche gratuite.
Curriculum Vitae Europeo: perché non conviene utilizzarlo
Tenete conto che quando si apre una posizione i curricula inviati sono diversi. Per questo motivo è più conveniente redigerne uno che in qualche maniera riesca a spiccare tra gli altri. La rigidità strutturale del formato europeo non consente grandi possibilità da questo punto di vista. Peraltro, sempre per la questione layout, se si hanno molte esperienze il formato Europass potrebbe far sembrare il tuo curriculum eccessivamente lungo. Il rischio è che quindi il vostro curriculum non venga nemmeno letto con troppa attenzione.
Conviene di più personalizzare il proprio CV anche in linea con la posizione per quale ci si candida. Bisogna tenere conto che il Curriculum è il primo approccio che il recruiter ha con voi, è il vostro biglietto da visita. Che voi abbiate studiato Marketing o Design non è importante: il curriculum deve rispecchiare voi e la vostra personalità. Presentare un CV ben strutturato, diverso dagli altri, nel quale si nota che è stata posta una certa attenzione, sicuramente non potrà che giocare a vostro vantaggio.
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