Young Talents @ CACEIS è un programma di formazione e sviluppo professionale internazionale rivolto ai giovani talenti di Caceis Bank
I nostri colleghi Serena e Alberto fanno il punto sulla loro partecipazione al programma YoungTalents@CACEIS 2018, attualmente in corso.
Come si è sviluppato il vostro percorso all’interno del programma? A quali progetti avete lavorato o state lavorando?
ST: “Relativamente ai progetti a breve termine, è stata richiesta la nostra collaborazione nel fornire esempi utili da integrare al Codice di Condotta appena stilato e nella sua traduzione in italiano. Il Gruppo ha scelto gli esempi più calzanti e ha concluso la stesura del Codice di condotta.
In relazione ai progetti a lungo termine, ci sono stati assegnati dei temi da sviluppare in gruppo, rispettando per quanto possibile le preferenze espresse da ciascuno. Nel mio caso mi è stato assegnato il tema “Compliance AWARD”: in sostanza mi è stato chiesto di sviluppare una competizione che verte di fatto sull’applicazione, l’appropriazione e la promozione del Codice di Condotta all’interno dell’azienda. L’idea migliore verrà premiata a fine anno.”
AC: “Il percorso è iniziato con un colloquio pensato per testare le nostre conoscenze, sia di gruppo che individuali. Ci sono stati assegnati un “mentor” e un “buddy” e in questo primo anno abbiamo partecipato a training internazionali, visite alle sedi CACEIS e due progetti: il primo sul miglioramento del Codice di Condotta a livello globale e di singola branch, il secondo scelto ad hoc per ognuno di noi. A me, con altri colleghi francesi e tedeschi, è stato assegnato quello sul miglioramento di Décryptage e Scanning, pubblicazioni che raccolgono news normative a livello europeo, inviate ai clienti e a tutta la Community CACEIS per agevolare il presidio su temi potenzialmente impattanti per l’operatività in termini legali e normativi. Nello specifico, ci è stato chiesto di migliorare la fruibilità del documento da un punto di vista sia di layout che di commercializzazione.”
Quale è stata, a vostro avviso, la principale sfida che vi è stata posta nel contesto del programma YoungTalents?
ST: “Sicuramente il coordinamento con altri colleghi nelle varie branch non è stato facile. Ci siamo sentiti costantemente via mail e gruppo whatsapp (!) e abbiamo cercato di mettere insieme i pezzi nonostante la lontananza fisica. Questo ha comportato una buona parte di adattamento, disponibilità e apertura mentale da parte di tutti.
Al momento credo che la vera sfida per l’azienda sia riuscire ad internazionalizzarsi e a concepirsi come un unico grande Gruppo. Credo che questo sia uno degli importanti passi che CACEIS sta facendo per abbattere le barriere al proprio interno e per valorizzare il lavoro dei giovani.”
AC: “Emergere e portare le nostre idee all’interno dei vari gruppi di lavoro per i progetti, in modo da superare le barriere sia linguistiche che culturali. Nelle varie fasi di elaborazione dei progetti si è partiti da un’idea e ogni partecipante ha dato il suo contributo in termini di creatività, flessibilità, etc. Credo che avere un’idea supportata da valide basi concrete sia la strada giusta per raccogliere consensi.”
Quale è stato invece l’aspetto più divertente e coinvolgente del programma?
ST: “Il confronto con gli altri colleghi che partecipano al programma, soprattutto dal punto di vista pratico e umano. È stato interessante e divertente rispondere alle domande dei colleghi delle altre branch sugli “usi” italiani ed è stato curioso confrontarci sulle nostre abitudini. In aggiunta, anche visitare le altre sedi e scoprire business e clienti diversi dai nostri è stato coinvolgente.”
AC: “Sicuramente viaggiare e scambiare idee e opinioni con gli altri colleghi, così come tutti gli afterwork. I nostri colleghi delle succursali estere sono incuriositi dalla crescita che il Gruppo ha avuto in Italia in così poco tempo ed ansiosi di poter visitare la branch nelle prossime visite internazionali. Non ci siamo molto soffermati sul lavoro specifico di ognuno, ma abbiamo cercato i nostri punti di contatto per svolgere al meglio i compiti assegnati.”
Ritenete che la partecipazione al programma sia stata per voi fonte di arricchimento, da un punto di vista professionale e personale? Come?
ST: “Sicuramente sì. Nel mio caso è stato utile per conoscere meglio la realtà nella quale lavoro, conoscere altri colleghi, sviluppare e approfondire competenze. Per la prima volta ho parlato in pubblico in inglese e ho sviluppato da zero un tema lontano dalla mia attività quotidiana che ho scoperto essere molto interessante.
Ho conosciuto inoltre molti colleghi e manager che mi hanno fornito dei consigli utili, sia professionali che personali.”
AC: “Personalmente direi di sì, perché si attinge da diverse persone e quindi da diverse culture. Professionalmente si impara meglio come “funziona” tutto il mondo CACEIS e sicuramente ci si mette in una posizione di visibilità all’interno del Gruppo. Inoltre, creare un network con altre persone e avere dei punti di riferimento in altre location può essere sia utile che piacevole.”
Consigliereste la partecipazione al programma ad altri colleghi?
ST: “Dal mio punto di vista è una grande possibilità offerta dall’azienda e necessita allo stesso tempo di una grande motivazione e impegno perché si tratta di un’attività che accompagna costantemente l’attività lavorativa e si sviluppa nell’arco di un paio di anni. Ad oggi la considero come un’esperienza positiva e molto formativa, pertanto la consiglio vivamente ai colleghi che avranno le caratteristiche per essere scelti.”
AC: “Assolutamente sì, perché ci si orienta meglio ad una visione internazionale del Gruppo ma anche di sé stessi."
Complimenti e buon lavoro ai nostri Young Talents!
Young Talents @ CACEIS è un programma di formazione e sviluppo professionale internazionale rivolto ai giovani talenti di Caceis Bank
I nostri colleghi Serena e Alberto fanno il punto sulla loro partecipazione al programma YoungTalents@CACEIS 2018, attualmente in corso.
Come si è sviluppato il vostro percorso all’interno del programma? A quali progetti avete lavorato o state lavorando?
ST: “Relativamente ai progetti a breve termine, è stata richiesta la nostra collaborazione nel fornire esempi utili da integrare al Codice di Condotta appena stilato e nella sua traduzione in italiano. Il Gruppo ha scelto gli esempi più calzanti e ha concluso la stesura del Codice di condotta.
In relazione ai progetti a lungo termine, ci sono stati assegnati dei temi da sviluppare in gruppo, rispettando per quanto possibile le preferenze espresse da ciascuno. Nel mio caso mi è stato assegnato il tema “Compliance AWARD”: in sostanza mi è stato chiesto di sviluppare una competizione che verte di fatto sull’applicazione, l’appropriazione e la promozione del Codice di Condotta all’interno dell’azienda. L’idea migliore verrà premiata a fine anno.”
AC: “Il percorso è iniziato con un colloquio pensato per testare le nostre conoscenze, sia di gruppo che individuali. Ci sono stati assegnati un “mentor” e un “buddy” e in questo primo anno abbiamo partecipato a training internazionali, visite alle sedi CACEIS e due progetti: il primo sul miglioramento del Codice di Condotta a livello globale e di singola branch, il secondo scelto ad hoc per ognuno di noi. A me, con altri colleghi francesi e tedeschi, è stato assegnato quello sul miglioramento di Décryptage e Scanning, pubblicazioni che raccolgono news normative a livello europeo, inviate ai clienti e a tutta la Community CACEIS per agevolare il presidio su temi potenzialmente impattanti per l’operatività in termini legali e normativi. Nello specifico, ci è stato chiesto di migliorare la fruibilità del documento da un punto di vista sia di layout che di commercializzazione.”
Quale è stata, a vostro avviso, la principale sfida che vi è stata posta nel contesto del programma YoungTalents?
ST: “Sicuramente il coordinamento con altri colleghi nelle varie branch non è stato facile. Ci siamo sentiti costantemente via mail e gruppo whatsapp (!) e abbiamo cercato di mettere insieme i pezzi nonostante la lontananza fisica. Questo ha comportato una buona parte di adattamento, disponibilità e apertura mentale da parte di tutti.
Al momento credo che la vera sfida per l’azienda sia riuscire ad internazionalizzarsi e a concepirsi come un unico grande Gruppo. Credo che questo sia uno degli importanti passi che CACEIS sta facendo per abbattere le barriere al proprio interno e per valorizzare il lavoro dei giovani.”
AC: “Emergere e portare le nostre idee all’interno dei vari gruppi di lavoro per i progetti, in modo da superare le barriere sia linguistiche che culturali. Nelle varie fasi di elaborazione dei progetti si è partiti da un’idea e ogni partecipante ha dato il suo contributo in termini di creatività, flessibilità, etc. Credo che avere un’idea supportata da valide basi concrete sia la strada giusta per raccogliere consensi.”
Quale è stato invece l’aspetto più divertente e coinvolgente del programma?
ST: “Il confronto con gli altri colleghi che partecipano al programma, soprattutto dal punto di vista pratico e umano. È stato interessante e divertente rispondere alle domande dei colleghi delle altre branch sugli “usi” italiani ed è stato curioso confrontarci sulle nostre abitudini. In aggiunta, anche visitare le altre sedi e scoprire business e clienti diversi dai nostri è stato coinvolgente.”
AC: “Sicuramente viaggiare e scambiare idee e opinioni con gli altri colleghi, così come tutti gli afterwork. I nostri colleghi delle succursali estere sono incuriositi dalla crescita che il Gruppo ha avuto in Italia in così poco tempo ed ansiosi di poter visitare la branch nelle prossime visite internazionali. Non ci siamo molto soffermati sul lavoro specifico di ognuno, ma abbiamo cercato i nostri punti di contatto per svolgere al meglio i compiti assegnati.”
Ritenete che la partecipazione al programma sia stata per voi fonte di arricchimento, da un punto di vista professionale e personale? Come?
ST: “Sicuramente sì. Nel mio caso è stato utile per conoscere meglio la realtà nella quale lavoro, conoscere altri colleghi, sviluppare e approfondire competenze. Per la prima volta ho parlato in pubblico in inglese e ho sviluppato da zero un tema lontano dalla mia attività quotidiana che ho scoperto essere molto interessante.
Ho conosciuto inoltre molti colleghi e manager che mi hanno fornito dei consigli utili, sia professionali che personali.”
AC: “Personalmente direi di sì, perché si attinge da diverse persone e quindi da diverse culture. Professionalmente si impara meglio come “funziona” tutto il mondo CACEIS e sicuramente ci si mette in una posizione di visibilità all’interno del Gruppo. Inoltre, creare un network con altre persone e avere dei punti di riferimento in altre location può essere sia utile che piacevole.”
Consigliereste la partecipazione al programma ad altri colleghi?
ST: “Dal mio punto di vista è una grande possibilità offerta dall’azienda e necessita allo stesso tempo di una grande motivazione e impegno perché si tratta di un’attività che accompagna costantemente l’attività lavorativa e si sviluppa nell’arco di un paio di anni. Ad oggi la considero come un’esperienza positiva e molto formativa, pertanto la consiglio vivamente ai colleghi che avranno le caratteristiche per essere scelti.”
AC: “Assolutamente sì, perché ci si orienta meglio ad una visione internazionale del Gruppo ma anche di sé stessi."
Complimenti e buon lavoro ai nostri Young Talents!