Lavorare per una Startup sta diventando l’ambizione di tanti giovani studenti. Molti sono attratti dall’idea di lavorare in un team giovane e in un’impresa in continua crescita. Ma perché scegliere di lavorare in una Startup e non in una azienda propriamente detta? Cosa significa esattamente essere parte di una Startup?
Un’impresa, secondo il codice civile, è “un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi”. La definizione ufficiale di Startup, invece, non è pervenuta. Tuttavia, secondo Steve Blank, si tratta di un’organizzazione nata per creare un prodotto o un servizio del tutto nuovo, con un modello di business ripetibile e scalabile. Cosa significa questo? Con scalabile si intende un business che è in grado di ingrandirsi, aumentando clientela e guadagno. Ripetibile indica che invece lo stesso modello si può ripetere in diversi luoghi senza particolari complicazioni. Per l’imprenditore Paul Graham c’è un’altra caratteristica fondamentale da tenere in considerazione: la crescita. Una Startup per essere tale deve essere in uno stato di crescita costante, tutto dipende da questa continua situazione di sviluppo.
A questo punto è più semplice capire la differenza che intercorre tra una Startup e un’azienda: basta pensare alla differenza tra un qualsiasi Hotel sulla costa e… Airbnb.
L’obiettivo di una Startup non è solo il fatturato: è anche l’innovazione, la creazione di qualcosa che sconvolge il mercato fin da subito e progressivamente.
Chiaramente, decidere di lavorare per una Startup – soprattutto all’inizio! – può rappresentare un rischio. Per questo motivo diventa fondamentale per tutti credere nel progetto. Impegnarsi per uno scopo comune, essere appassionati al proprio lavoro e fare di tutto perché ogni cosa sia svolta al meglio rappresenta un punto fondamentale per far funzionare l’idea. La sinergia del team, da questo punto di vista, è fondamentale alla riuscita del progetto stesso.
Chi fa parte del team e vede l’idea crescere, sviluppa una sorta di senso di appartenenza. Questa è una delle principali differenze tra il lavoro in una grande azienda e il lavoro in Startup. Il gruppo di lavoro è ben consolidato, tra colleghi ci si da una mano in tutto, le gerarchi esistono ma sono meno rigide perché il pensiero di tutti è fondamentale. Non solo: è più facile l’interazione. In un ambiente di lavoro del genere, è più semplice ricevere un feedback su una questione in particolare, porre domande, proporre idee e soluzioni. Ed è normale, a questo punto, che quando si raggiunge un risultato è per merito del lavoro di squadra.
Insomma, lavorare per una Startup può dare soddisfazioni a 360°.
1. Autonomia: soprattutto agli inizi, non sono rari i casi in cui una stessa persona ricopre più mansioni. Anche se il team è piccolo, le esigenze sono molte e i tempi molto rapidi. Lavorando si impara ad essere autonomi nello svolgere i compiti, anche quelli non strettamente collegati alle proprie competenze o al proprio ruolo.
2. Collaborazione: No, non c’è nessuna contraddizione con il punto 1. Proprio perché l’ambiente è dinamico e le tempistiche sono estremamente rapide, imparare a collaborare è fondamentale. Svolgere il proprio lavoro in maniera autonoma è indispensabile, certo, ma senza dimenticare che il progetto è comune. A differenza delle grandi aziende, in cui si svolge la propria mansione indipendentemente dagli altri, la Startup ha bisogno di sinergia e cooperazione.
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Lavorare per una Startup sta diventando l’ambizione di tanti giovani studenti. Molti sono attratti dall’idea di lavorare in un team giovane e in un’impresa in continua crescita. Ma perché scegliere di lavorare in una Startup e non in una azienda propriamente detta? Cosa significa esattamente essere parte di una Startup?
Un’impresa, secondo il codice civile, è “un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi”. La definizione ufficiale di Startup, invece, non è pervenuta. Tuttavia, secondo Steve Blank, si tratta di un’organizzazione nata per creare un prodotto o un servizio del tutto nuovo, con un modello di business ripetibile e scalabile. Cosa significa questo? Con scalabile si intende un business che è in grado di ingrandirsi, aumentando clientela e guadagno. Ripetibile indica che invece lo stesso modello si può ripetere in diversi luoghi senza particolari complicazioni. Per l’imprenditore Paul Graham c’è un’altra caratteristica fondamentale da tenere in considerazione: la crescita. Una Startup per essere tale deve essere in uno stato di crescita costante, tutto dipende da questa continua situazione di sviluppo.
A questo punto è più semplice capire la differenza che intercorre tra una Startup e un’azienda: basta pensare alla differenza tra un qualsiasi Hotel sulla costa e… Airbnb.
L’obiettivo di una Startup non è solo il fatturato: è anche l’innovazione, la creazione di qualcosa che sconvolge il mercato fin da subito e progressivamente.
Chiaramente, decidere di lavorare per una Startup – soprattutto all’inizio! – può rappresentare un rischio. Per questo motivo diventa fondamentale per tutti credere nel progetto. Impegnarsi per uno scopo comune, essere appassionati al proprio lavoro e fare di tutto perché ogni cosa sia svolta al meglio rappresenta un punto fondamentale per far funzionare l’idea. La sinergia del team, da questo punto di vista, è fondamentale alla riuscita del progetto stesso.
Chi fa parte del team e vede l’idea crescere, sviluppa una sorta di senso di appartenenza. Questa è una delle principali differenze tra il lavoro in una grande azienda e il lavoro in Startup. Il gruppo di lavoro è ben consolidato, tra colleghi ci si da una mano in tutto, le gerarchi esistono ma sono meno rigide perché il pensiero di tutti è fondamentale. Non solo: è più facile l’interazione. In un ambiente di lavoro del genere, è più semplice ricevere un feedback su una questione in particolare, porre domande, proporre idee e soluzioni. Ed è normale, a questo punto, che quando si raggiunge un risultato è per merito del lavoro di squadra.
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1. Autonomia: soprattutto agli inizi, non sono rari i casi in cui una stessa persona ricopre più mansioni. Anche se il team è piccolo, le esigenze sono molte e i tempi molto rapidi. Lavorando si impara ad essere autonomi nello svolgere i compiti, anche quelli non strettamente collegati alle proprie competenze o al proprio ruolo.
2. Collaborazione: No, non c’è nessuna contraddizione con il punto 1. Proprio perché l’ambiente è dinamico e le tempistiche sono estremamente rapide, imparare a collaborare è fondamentale. Svolgere il proprio lavoro in maniera autonoma è indispensabile, certo, ma senza dimenticare che il progetto è comune. A differenza delle grandi aziende, in cui si svolge la propria mansione indipendentemente dagli altri, la Startup ha bisogno di sinergia e cooperazione.
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