Polizze, calcolo dei rischi, premi. Il mondo delle assicurazioni non si riduce all’analisi di eventi disastrosi e alla gestione di sinistri stradali. In genere una compagnia d’assicurazione fa due cose:
- Raccoglie somme da soggetti e aziende che potrebbero incappare in un certo tipo di rischio, durante la propria vita o attività;
- Crea e gestisce, grazie a quelle somme, un fondo collettivo da cui attingere per i risarcimenti, nel caso in cui uno o più assicurati incappino nell’incidente indesiderato.
Queste due attività ne comprendono molte altre, che vanno dalle analisi di rischi fino alla gestione dei sinistri e dei premi. Competenze per cui occorre prepararsi sin dall’università, seguendo percorsi di Giurisprudenza, Economia o percorsi misti di Scienze Bancarie e Assicurative.
Eppure, proprio perché la missione di una compagnia d’assicurazione è fare in modo che attività e persone siano coperte, con l’evoluzione della tecnologia, delle attività economiche e degli eventi atmosferici assicurare è diventato sinonimo di “prevedere l’imprevedibile” e fare in modo che premi e risarcimenti siano equilibrati.
Quando oggi parliamo di assicurazione, infatti, parliamo essenzialmente di gestione del rischio legato a:
- Cambiamenti climatici e inquinamento (ad esempio, il settore agricolo vive di coperture assicurative così come quello immobiliare);
- Automazione (es. gli incidenti provocati da auto a guida autonoma o macchinari);
- Allungamento della vita, quindi tutti i rischi connessi all’allungamento della terza età e al settore social care (es. iniziano a nascere polizze per casi di non-autosufficienza nelle persone anziane);
- Cyber Security, ovvero la miriade di rischi connessi agli attacchi hacker a istituzioni e banche dati sensibili;
- Attività temporanee legate alla gig e alla sharing economy (es. l’affitto di un mezzo in mobilità sharing, l’uso di una casa su un portale di condivisione immobiliare);
Queste trasformazioni stanno costringendo le compagnie assicurative a dotarsi di sistemi che sappiano gestire più precisamente e velocemente i sinistri, come i software che sfruttano i big data per l’analisi dei rischi e il claim management, e digitalizzino il più possibile i processi di raccolta e riscossione premi.
In una parola, l’assicurazione si sta trasformando in Insurtech, cioè un settore in cui la tecnologia è integrata con l’attività assicurativa. Un campo in grande espansione è ad esempio quello delle assicurazioni on demand: se fino a ieri assicurarsi voleva dire dover incastrare la propria attività o la propria situazione in una polizza già predisposta, oggi le compagnie vogliono fornire polizze su misura e personalizzate, ottenibili con un click dall’utente.
Per queste ragioni, oltre ai profili classici le società assicurative stanno investendo molto in profili capaci di supportare l’innovazione nel comparto e coprire attività, gruppi di persone o fette di mercato che magari oggi non rientrano ancora sotto la protezione di una specifica polizza. Tra queste, ad esempio ci sono:
- L’attuario, colui che si occupa di determinare l’andamento futuro di variabili demografiche ed economico-finanziarie;
- Il Claim Manager Digitale, un vero e proprio responsabile dei sinistri in grado di gestire digitalmente il processo e la raccolta dati (utile in questo caso seguire anche un corso di data analysis;
- L’esperto di Blockchain, cioè la tecnologia di verifica decentralizzata che alleggerirebbe l’analisi di sinistri e l’approvazione dei rimborsi (in questo caso i corsi per apprendere il funzionamento della tecnologia sono affini al mondo fintech, come quello dell’Università Cattolica di Milano o di Lumsa a Roma o ancora la Fintech Academy del Politecnico di Milano);
- IoT Specilaist (Esperto in Internet of Things), in grado di lavorare sulla connessione dei dati da un oggetto – ad esempio un’auto – alla centrale rischi (la Luiss a Roma offre un percorso più economico-manageriale, mentre l’Università di Bologna fornisce competenze tecniche);
- Esperti di immagini digitali, cloud computing e machine learning per la creazione e gestione di software di riconoscimento immagini – come quelle di un incidente – e la connessione con l’analisi rischi (il percorso da seguire è quello offerto dalle lauree in data science a Firenze o in Statistical Machine Learning a Torino o in Advanced Machine Learning a Milano);
- Esperti di Comunicazione e strategie digitali per intercettare nuovi potenziali clienti in nicchie prima non coperte (la LUISS Guido Carli offre corsi sia a Milano sia a Roma).
In Italia e all'estero, le aziende che operano nel settore delle Assicurazioni e dell'InsurTech sono molte. Solo nel nostro paese, le realtà assicurative esistenti sono più di 50. Tra le più importanti, possiamo citare:
Allianz
AXA Italia
Generali Assicurazioni
Unipol
Agos
Gruppo Reale
Se sei alla ricerca di nuove opportunità di stage e lavoro in questo settore, visualizza i profili di alcune di queste aziende insurtech e di molte altre realtà aziendi su tutored, per rimanere aggiornato sulle ultime novità e sulle possibilità di carriera.
Il mondo assicurativo cerca sempre profili con lauree in scienze bancarie e assicurative oltre alla laurea in giurisprudenza ed economia. Se si vuole avere qualche specializzazione in più però, il consiglio è di seguire master e percorsi specifici per settori. Come ad esempio:
- Economia agraria, ottima base per poi lavorare nel settore delle assicurazioni da climate change e rischio agricolo (Napoli e Torino hanno dipartimenti ad hoc);
- Gestione del rischio finanziario e assicurativo (sempre Napoli offre un percorso specifico).
Il settore della start-up insurtech, però, è in grandissimo fermento e realtà innovative e disruptive stanno crescendo alimentando un indotto di servizi e competenze di cui le compagnie hanno grande bisogno. Spulciare gli elenchi aggiornati delle aziende a maggior impatto (ad esempio, queste 25), significa avere una chance in più di inviare il proprio curriculum in realtà dinamiche e in cui il processo per fare carriera è più veloce.
Ti piacerebbe lavorare nelle assicurazioni? Entra in tutored e scopri tutte le opportunità di carriera in base al tuo percorso di studi.
Polizze, calcolo dei rischi, premi. Il mondo delle assicurazioni non si riduce all’analisi di eventi disastrosi e alla gestione di sinistri stradali. In genere una compagnia d’assicurazione fa due cose:
- Raccoglie somme da soggetti e aziende che potrebbero incappare in un certo tipo di rischio, durante la propria vita o attività;
- Crea e gestisce, grazie a quelle somme, un fondo collettivo da cui attingere per i risarcimenti, nel caso in cui uno o più assicurati incappino nell’incidente indesiderato.
Queste due attività ne comprendono molte altre, che vanno dalle analisi di rischi fino alla gestione dei sinistri e dei premi. Competenze per cui occorre prepararsi sin dall’università, seguendo percorsi di Giurisprudenza, Economia o percorsi misti di Scienze Bancarie e Assicurative.
Eppure, proprio perché la missione di una compagnia d’assicurazione è fare in modo che attività e persone siano coperte, con l’evoluzione della tecnologia, delle attività economiche e degli eventi atmosferici assicurare è diventato sinonimo di “prevedere l’imprevedibile” e fare in modo che premi e risarcimenti siano equilibrati.
Quando oggi parliamo di assicurazione, infatti, parliamo essenzialmente di gestione del rischio legato a:
- Cambiamenti climatici e inquinamento (ad esempio, il settore agricolo vive di coperture assicurative così come quello immobiliare);
- Automazione (es. gli incidenti provocati da auto a guida autonoma o macchinari);
- Allungamento della vita, quindi tutti i rischi connessi all’allungamento della terza età e al settore social care (es. iniziano a nascere polizze per casi di non-autosufficienza nelle persone anziane);
- Cyber Security, ovvero la miriade di rischi connessi agli attacchi hacker a istituzioni e banche dati sensibili;
- Attività temporanee legate alla gig e alla sharing economy (es. l’affitto di un mezzo in mobilità sharing, l’uso di una casa su un portale di condivisione immobiliare);
Queste trasformazioni stanno costringendo le compagnie assicurative a dotarsi di sistemi che sappiano gestire più precisamente e velocemente i sinistri, come i software che sfruttano i big data per l’analisi dei rischi e il claim management, e digitalizzino il più possibile i processi di raccolta e riscossione premi.
In una parola, l’assicurazione si sta trasformando in Insurtech, cioè un settore in cui la tecnologia è integrata con l’attività assicurativa. Un campo in grande espansione è ad esempio quello delle assicurazioni on demand: se fino a ieri assicurarsi voleva dire dover incastrare la propria attività o la propria situazione in una polizza già predisposta, oggi le compagnie vogliono fornire polizze su misura e personalizzate, ottenibili con un click dall’utente.
Per queste ragioni, oltre ai profili classici le società assicurative stanno investendo molto in profili capaci di supportare l’innovazione nel comparto e coprire attività, gruppi di persone o fette di mercato che magari oggi non rientrano ancora sotto la protezione di una specifica polizza. Tra queste, ad esempio ci sono:
- L’attuario, colui che si occupa di determinare l’andamento futuro di variabili demografiche ed economico-finanziarie;
- Il Claim Manager Digitale, un vero e proprio responsabile dei sinistri in grado di gestire digitalmente il processo e la raccolta dati (utile in questo caso seguire anche un corso di data analysis;
- L’esperto di Blockchain, cioè la tecnologia di verifica decentralizzata che alleggerirebbe l’analisi di sinistri e l’approvazione dei rimborsi (in questo caso i corsi per apprendere il funzionamento della tecnologia sono affini al mondo fintech, come quello dell’Università Cattolica di Milano o di Lumsa a Roma o ancora la Fintech Academy del Politecnico di Milano);
- IoT Specilaist (Esperto in Internet of Things), in grado di lavorare sulla connessione dei dati da un oggetto – ad esempio un’auto – alla centrale rischi (la Luiss a Roma offre un percorso più economico-manageriale, mentre l’Università di Bologna fornisce competenze tecniche);
- Esperti di immagini digitali, cloud computing e machine learning per la creazione e gestione di software di riconoscimento immagini – come quelle di un incidente – e la connessione con l’analisi rischi (il percorso da seguire è quello offerto dalle lauree in data science a Firenze o in Statistical Machine Learning a Torino o in Advanced Machine Learning a Milano);
- Esperti di Comunicazione e strategie digitali per intercettare nuovi potenziali clienti in nicchie prima non coperte (la LUISS Guido Carli offre corsi sia a Milano sia a Roma).
In Italia e all'estero, le aziende che operano nel settore delle Assicurazioni e dell'InsurTech sono molte. Solo nel nostro paese, le realtà assicurative esistenti sono più di 50. Tra le più importanti, possiamo citare:
Allianz
AXA Italia
Generali Assicurazioni
Unipol
Agos
Gruppo Reale
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Il mondo assicurativo cerca sempre profili con lauree in scienze bancarie e assicurative oltre alla laurea in giurisprudenza ed economia. Se si vuole avere qualche specializzazione in più però, il consiglio è di seguire master e percorsi specifici per settori. Come ad esempio:
- Economia agraria, ottima base per poi lavorare nel settore delle assicurazioni da climate change e rischio agricolo (Napoli e Torino hanno dipartimenti ad hoc);
- Gestione del rischio finanziario e assicurativo (sempre Napoli offre un percorso specifico).
Il settore della start-up insurtech, però, è in grandissimo fermento e realtà innovative e disruptive stanno crescendo alimentando un indotto di servizi e competenze di cui le compagnie hanno grande bisogno. Spulciare gli elenchi aggiornati delle aziende a maggior impatto (ad esempio, queste 25), significa avere una chance in più di inviare il proprio curriculum in realtà dinamiche e in cui il processo per fare carriera è più veloce.
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