Lavorare per Amazon è un’ambizione che tanti studenti e neolaureati hanno, ma il processo di selezione per essere assunti è lungo e complesso. Qui a Tutored abbiamo raccolto testimonianze e suggerimenti da coloro che hanno già sostenuto almeno una fase della hiring process, che passa per numerosi test e colloqui, per spiegare come entrare nel colosso creato da Jeff Bezos.
Innanzitutto, è bene inquadrare l’industry e il tipo di azienda in questione. Amazon è il portale e-commerce creato da Amazon.com Inc., società statunitense di commercio elettronico creata dall’ingegnere e attuale CEO Jeff Bezos. In realtà in molte parti del mondo, dove Amazon ha i suoi hub per lo smistamento dei pacchi e delle merci acquistate online dai suoi utenti, la multinazionale è inquadrata come società di Logistica e Trasporti (leggi anche Cosa vuol dire lavorare nei trasporti). È bene anche ricordare il comparto in cui Amazon ha iniziato ad avere successo come negozio virtuale, quello dell’editoria e dei libri; tutt’ora, il gigante di Jeff Bezos rappresenta forse il più grande e-commerce di prodotti editoriali al mondo, insieme a quello presente sulla piattaforma concorrente cinese Alibaba.
Amazon, però, ha molti altri settori in cui opera. La sua divisione Amazon Web Service è attiva nel comparto cloud computing, big data e information technology, poiché fornisce ai clienti i servizi di gestione cloud di informazioni e dati a partire dalla gestione di server, fino alla creazione di spazi per lo streaming di servizi live (come i concerti o le dirette).
Esiste poi Amazon Game Studio, un’intera divisione dedicata allo sviluppo di videogiochi e soluzioni gaming applicabili anche in altri comparti (come gli effetti speciali nel cinema). Amazon, inoltre, ha investito moltissimo negli ultimi anni anche nel settore Entertainment, grazie alla creazione di un canale pay-per-view Amazon Prime. E queste sono solo alcune delle aree in cui il colosso americano opera, offrendo quindi posti di lavoro in comparti anche diversi dall’e-commerce.
Amazon, che si colloca al 10imo posto nel World’s Most Attractive Employers Ranking 2019 stilato da Universum, è una delle aziende più desiderate dai giovani neolaureati che si affacciano al mondo del lavoro.
Entrare a far parte del mondo Amazon non è facile: non solo in fase di screening dei CV viene fatta un'ardua scrematura (leggi qui come creare un Curriculum Vitae efficace, che possa fare la differenza) al di là delle domande tecniche che variano da posizione a posizione, la maggior parte dei colloqui seguono il c.d STAR Model (Situation, Task, Action, Results). Questo “format” viene utilizzato dai recruiter per raccogliere tutte le informazioni rilevanti sulle specifiche competenze che il lavoro richiede.
Nello specifico, i recruiter di Amazon mirano a testare specifici tratti di leadership che i dipendenti devono possedere, per sopravvivere nell’ambiente di lavoro intenso e competitivo di Amazon.
Gli ex manager di Amazon forniscono alcuni consigli chiave su come essere notati o selezionati dai recruiter dell’azienda e ottenere un colloquio in sede:
1. Mai rispondere a una job application o sostenere un colloquio se non si è davvero pronti. Se si è neolaureati, ma senza alcuna esperienza lavorativa pratica in uno dei settori che abbiamo menzionato - quindi IT, ICT; sviluppo informatico, economia e management, statistica e data science, cyber security, gaming o marketing e comunicazione - meglio accumulare prima qualche esperienza lavorativa. Sarà il background a fare da apripista a un lavoro ad Amazon;
2. Inviare il resumé o il cv non a un indirizzo generale, ma a un recruiter o manager specifico di Amazon, cercandolo prima su LinkedIn. Conoscere qualcuno all’interno di Amazon garantisce infatti una maggior visibilità;
3. Se si vuole lavorare come sviluppatore per Amazon, è bene far parlare i fatti prima del proprio curriculum. I recruiter consigliano quindi di partecipare o a competition in data science, per esempio su Kaggle, o di partecipare a progetti di sviluppo condiviso e su piattaforme open source come GitHUb. Su queste piattaforme, infatti, ci sono profili di ingegneri e manager già assunti ad Amazon e che usano i canali alternativi per selezionare o notare profili adatti a deteriminate posizioni;
4. Allenarsi a pensare in fretta: i colloqui di Amazon sono leggendari per la loro difficoltà, anche perché richiedono di trovare in poco tempo soluzioni a problemi di logica. È meglio esercitarsi, trovando online esempi di quesiti richiesti di solito durante le interviews;
5. Conoscere i principi dell’azienda; un consiglio valido in generale quando si cerca lavoro è dimostrare di conoscere i valori in cui l’impresa si rispecchia. Quelli di Amazon, che riportiamo più in basso, sono 14 e sono parte integrante dei colloqui di lavoro;
6. Riposarsi prima del colloquio in sede: se si supera il colloquio iniziale telefonico si accede a una sessione unica di interviews in una delle sedi centrali di Amazon. Si tratta di sostenere 5 interviews durante tutta la giornata, una prova abbastanza dura che richiede lucidità;
7. Essere contattabili: molti scivolano su una buccia di banana una volta superato il colloquio, e cioè non aver dato sufficienti contatti - email, telefono - per poter essere richiamati da Amazon.
Come dicevamo, il processo di selezione ad Amazon è molto schematico e molto rigido. Vediamo in che modo è strutturato:
1. Colloquio telefonico o call interview. Se si viene selezionati, il primo step è un colloquio telefonico o tramite call da remoto che può durare dai 45 minuti a un’intera ora, specie per le posizioni di software engineer; in questa call di solito vengono fatte domande al candidato sul suo background e sugli studi fatti; vengono chieste anche le esperienze con tool, strumenti, piattaforme di sviluppo o programmi per il tipo di mansioni richieste nella posizione; si procede quindi con un esercizio di coding, o un’esercitazione nel settore in cui si è esperti o si è studiato.
In questa fase il segreto è analizzare bene il problema prima di dare la soluzione, spiegando a voce il processo logico in cui si vuole affrontare la task. Alla fine il recruiter lascia 4 o 5 minuti alle domande del candidato: è doveroso fare delle domande, anziché dire di non averne; solo nel primo caso si viene valutati positivamente.
2. Pre-colloquio. Se si supera il colloquio telefonico, si accede alla interview “on-site” cioè direttamente in una sede Amazon. Ma prima ancora si verrà chiamati da un recruiter, che in circa 30 minuti via telefono spiegherà passo passo come è strutturata la giornata di prove e interviste nella sede fisica: è una fase utilissima perché permette di prepararsi e sapere ad esempio con quali e quanti recruiter si avrà a che fare, e che tipo di task, test o domande verranno sottoposte.
Come dicevamo, dura un’intera giornata, dalla mattina alla sera, ed è divisa in 5 colloqui individuali da 45 minuti ciascuno, con 5 rappresentanti o manager di altrettante divisioni.
4. Informal interview. Attenzione poi al pranzo informale: durante il colloquio in sede si viene invitati a pranzo dai manager o dagli ingegneri, ma anche quella fase è in realtà un test per capire se si è in linea con i valori e l’atmosfera dell’azienda. Non è quindi il caso di rilassarsi o lasciarsi andare a confidenze amichevoli.
Il segreto per superare il colloquio ad Amazon, oltre chiaramente a padroneggiare le competenze tecniche, è dimostrare di conoscere e saper applicare i famosi 14 principi guida di Amazon. Essi stabiliscono il quadro di come tutto funziona in Amazon. Sono stati scritti dal fondatore e CEO, Jeff Bezos, e sono riconosciuti come i valori che motivano i dipendenti essendo la forza trainante del successo dell’azienda.
Ecco quali sono e come gestirli durante il colloquio con una premessa: per ciascuno di questi principi è bene preparare almeno 2 esempi o case history in cui il candidato ha applicato principi simili nella sua esperienza pregressa:
1. Passione per il cliente: in realtà ad Amazon si parla di “customer obsession” quindi ossessione per il cliente, perché tutto ruota attorno ad esso. Spesso i recruiter chiedono di raccontare un’occasione in cui il candidato ha aiutato un cliente in un processo difficile e come ha affrontato la situazione;
2. Assunzione di Responsabilità (ownership): al candidato viene chiesto di raccontare almeno uno caso in cui si è assunto il rischio, la responsabilità di una scelta o di un progetto e magari ha fallito; in questo modo è possibile spiegare come si affronta il fallimento e come si trasforma in un successo;
3. Innovazione e semplificazione: in questo caso al candidato viene chiesto di raccontare o spiegare come ha creato un prodotto o una soluzione innovativa, in grado di rendere più semplice un’esperienza o un’esigenza o un bisogno del cliente;
4. Fare la scelta vincente: ad Amazon è importante dimostrare come è possibile raggiungere un obiettivo anche sconfiggendo dubbi e titubanze dei team o dei colleghi di lavoro o altri tipi di ostacoli. Al candidato è chiesto quindi un esempio in cui tra due soluzioni a uno stesso problema ha scelto una in particolare perché sapeva che in questo modo il return on investment sarebbe stato assicurato;
5. Imparare e rimanere curiosi: Jezz Bezos è ossessionato dalla formazione e ritiene importante che un dipendente continui a studiare, leggere, scoprire cose nuove. I recruiter chiedono ad esempio al candidato come e dove trovi il tempo per rimanere ispirato, acquisire nuove conoscenze e rendere innovativo il proprio lavoro;
6. Assumere o circondarsi di talenti: una delle qualità più apprezzate ad Amazon è la capacità del candidato di riconoscere il talento altrui e di assumere o circondarsi di persone competenti e anche più brave. Durante il colloquio è furbo raccontare di almeno un’occasione in cui ad esempio si è saputo gestire un caso di cattiva performance da parte di un membro del team di lavoro e di cosa si è fatto per superare l’empasse;
7. Insistere sugli standard più elevati: in base a questo principio, un vero leader non deve mai smettere di perfezionare un servizio o prodotto ma deve dimostrare di alzare sempre un po’ l’asticella degli standard da raggiungere;
8. Pensare in grande: spesso i recruiter chiedono al candidato un esempio di nuovo business o di soluzione alternativa a un problema che già altri hanno tentato di risolvere. Serve a testare il terreno del cosiddetto pensiero collaterale, utile per immaginare prodotti e servizi ancora inesistenti;
9. Propensione all’azione: durante il colloquio occorre dimostrare di saper scegliere velocemente tra più opzioni anziché rimuginare o pensare troppo prima di prendere una decisione. Ad esempio una domanda al candidato potrebbe essere: come si comporta se tre persone stanno aspettando per avere un aiuto ma lei in quel momento è occupato?
La risposta giusta è rispondere subito a tutti e tre chiedendo di pazientare alcuni minuti prima di smistare le richieste ad altri colleghi, tenendo sempre conto del rischio calcolato (ovvero, il rischio di far arrabbiare un cliente perché in attesa per troppo tempo senza risposta è minore del rischio di non trovare subito la soluzione adatta ma intanto fornire supporto);
10. Frugalità: ogni centesimo risparmiato è considerato un punto in più nella propria carriera, così ad Amazon raccontare di almeno un caso in cui il candidato ha fatto risparmiare denaro al proprio team o alla propria azienda è utile per superare il colloquio;
11. Saper ascoltare. Bisogna dimostrare di saper ascoltare i colleghi, i superiori, con umiltà, e soprattutto di essere attenti alle esigenze del proprio ambiente di lavoro; sono infatti questi i tratti di un leader adatto a lavorare in Amazon, vale a dire una persona che invece di comandare sappia guidare con gentilezza e fermezza il proprio team;
12. Andare in profondità: al colloquio può venir chiesto di analizzare dei dati e capire se questi parametri o metriche si discostino da quanto invece accade nella realtà o dai risultati ottenuti; il recruiter vuole capire come si comporta il candidato in questo caso, come affronta questa differenza;
13. Avere carattere: dissentire e aderire alle decisioni: questa è la parte più difficile del lavorare ad Amazon, cioè dimostrare di saper tenere il punto nel caso in cui non ci si trovi d’accordo con delle decisioni manageriali o del team di lavoro, senza però rifiutarsi di adempiere quelle decisioni.
Il recruiter in questo caso vuole capire se il candidato riesca a esporre le proprie perplessità e dubbi e a far valere le proprie ragioni rispettando nei toni, nei modi e nella gerarchia i propri colleghi; può anche capitare di dover raccontare di quando di ha avuto uno scontro difficile sul posto di lavoro e di come lo si è superato;
14. Raggiungere risultati: l’unico modo per resistere nell’ambiente competitivo di Amazon è dimostrare di poter raggiungere risultati di business o target impostati dall’azienda; la domanda al colloquio potrebbe essere “raccontami di un’occasione in cui ha superato un ostacolo e hai ottenuto un risultato” e qui la risposta dovrà tener conto di parametri e dati misurabili e oggettivi da fornire al recruiter;
Ulteriori esempi di domande possono essere: “come ti comporteresti se il tuo capo di affidasse dei task che non sei in grado di svolgere?”, “come gestiresti una situazione in cui il tuo capo non c’è e deve essere presa una decisione?”, “racconta di un’occasione in cui hai ricevuto un feedback negativo e come hai reagito”.
Il modo in cui i recruiter decidono se un candidato può essere assunto ad Amazon è comune anche ad altre aziende dell’information technology. Se nella seconda fase del processo di selezione, cioè le cinque interview dal vivo, si falliscono tutti i colloqui intermedi, allora la job interview può considerarsi fallita nel suo insieme; se invece si supera una parte dei colloqui intermedi, si può essere assunti solo con la maggioranza dei voti positivi dei cinque recruiter con cui è stato sostenuto il colloquio dal vivo.
Può capitare però che si crei una situazione di stallo, visto che conta anche il parere del recruiter con cui si è sostenuto il primo step del processo di selezione. A quel punto non è detto che si possa ottenere la posizione per cui si è sostenuto il colloquio ma è frequente ricevere invece un’offerta per una posizione alternativa.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di carriera in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
Lavorare per Amazon è un’ambizione che tanti studenti e neolaureati hanno, ma il processo di selezione per essere assunti è lungo e complesso. Qui a Tutored abbiamo raccolto testimonianze e suggerimenti da coloro che hanno già sostenuto almeno una fase della hiring process, che passa per numerosi test e colloqui, per spiegare come entrare nel colosso creato da Jeff Bezos.
Innanzitutto, è bene inquadrare l’industry e il tipo di azienda in questione. Amazon è il portale e-commerce creato da Amazon.com Inc., società statunitense di commercio elettronico creata dall’ingegnere e attuale CEO Jeff Bezos. In realtà in molte parti del mondo, dove Amazon ha i suoi hub per lo smistamento dei pacchi e delle merci acquistate online dai suoi utenti, la multinazionale è inquadrata come società di Logistica e Trasporti (leggi anche Cosa vuol dire lavorare nei trasporti). È bene anche ricordare il comparto in cui Amazon ha iniziato ad avere successo come negozio virtuale, quello dell’editoria e dei libri; tutt’ora, il gigante di Jeff Bezos rappresenta forse il più grande e-commerce di prodotti editoriali al mondo, insieme a quello presente sulla piattaforma concorrente cinese Alibaba.
Amazon, però, ha molti altri settori in cui opera. La sua divisione Amazon Web Service è attiva nel comparto cloud computing, big data e information technology, poiché fornisce ai clienti i servizi di gestione cloud di informazioni e dati a partire dalla gestione di server, fino alla creazione di spazi per lo streaming di servizi live (come i concerti o le dirette).
Esiste poi Amazon Game Studio, un’intera divisione dedicata allo sviluppo di videogiochi e soluzioni gaming applicabili anche in altri comparti (come gli effetti speciali nel cinema). Amazon, inoltre, ha investito moltissimo negli ultimi anni anche nel settore Entertainment, grazie alla creazione di un canale pay-per-view Amazon Prime. E queste sono solo alcune delle aree in cui il colosso americano opera, offrendo quindi posti di lavoro in comparti anche diversi dall’e-commerce.
Amazon, che si colloca al 10imo posto nel World’s Most Attractive Employers Ranking 2019 stilato da Universum, è una delle aziende più desiderate dai giovani neolaureati che si affacciano al mondo del lavoro.
Entrare a far parte del mondo Amazon non è facile: non solo in fase di screening dei CV viene fatta un'ardua scrematura (leggi qui come creare un Curriculum Vitae efficace, che possa fare la differenza) al di là delle domande tecniche che variano da posizione a posizione, la maggior parte dei colloqui seguono il c.d STAR Model (Situation, Task, Action, Results). Questo “format” viene utilizzato dai recruiter per raccogliere tutte le informazioni rilevanti sulle specifiche competenze che il lavoro richiede.
Nello specifico, i recruiter di Amazon mirano a testare specifici tratti di leadership che i dipendenti devono possedere, per sopravvivere nell’ambiente di lavoro intenso e competitivo di Amazon.
Gli ex manager di Amazon forniscono alcuni consigli chiave su come essere notati o selezionati dai recruiter dell’azienda e ottenere un colloquio in sede:
1. Mai rispondere a una job application o sostenere un colloquio se non si è davvero pronti. Se si è neolaureati, ma senza alcuna esperienza lavorativa pratica in uno dei settori che abbiamo menzionato - quindi IT, ICT; sviluppo informatico, economia e management, statistica e data science, cyber security, gaming o marketing e comunicazione - meglio accumulare prima qualche esperienza lavorativa. Sarà il background a fare da apripista a un lavoro ad Amazon;
2. Inviare il resumé o il cv non a un indirizzo generale, ma a un recruiter o manager specifico di Amazon, cercandolo prima su LinkedIn. Conoscere qualcuno all’interno di Amazon garantisce infatti una maggior visibilità;
3. Se si vuole lavorare come sviluppatore per Amazon, è bene far parlare i fatti prima del proprio curriculum. I recruiter consigliano quindi di partecipare o a competition in data science, per esempio su Kaggle, o di partecipare a progetti di sviluppo condiviso e su piattaforme open source come GitHUb. Su queste piattaforme, infatti, ci sono profili di ingegneri e manager già assunti ad Amazon e che usano i canali alternativi per selezionare o notare profili adatti a deteriminate posizioni;
4. Allenarsi a pensare in fretta: i colloqui di Amazon sono leggendari per la loro difficoltà, anche perché richiedono di trovare in poco tempo soluzioni a problemi di logica. È meglio esercitarsi, trovando online esempi di quesiti richiesti di solito durante le interviews;
5. Conoscere i principi dell’azienda; un consiglio valido in generale quando si cerca lavoro è dimostrare di conoscere i valori in cui l’impresa si rispecchia. Quelli di Amazon, che riportiamo più in basso, sono 14 e sono parte integrante dei colloqui di lavoro;
6. Riposarsi prima del colloquio in sede: se si supera il colloquio iniziale telefonico si accede a una sessione unica di interviews in una delle sedi centrali di Amazon. Si tratta di sostenere 5 interviews durante tutta la giornata, una prova abbastanza dura che richiede lucidità;
7. Essere contattabili: molti scivolano su una buccia di banana una volta superato il colloquio, e cioè non aver dato sufficienti contatti - email, telefono - per poter essere richiamati da Amazon.
Come dicevamo, il processo di selezione ad Amazon è molto schematico e molto rigido. Vediamo in che modo è strutturato:
1. Colloquio telefonico o call interview. Se si viene selezionati, il primo step è un colloquio telefonico o tramite call da remoto che può durare dai 45 minuti a un’intera ora, specie per le posizioni di software engineer; in questa call di solito vengono fatte domande al candidato sul suo background e sugli studi fatti; vengono chieste anche le esperienze con tool, strumenti, piattaforme di sviluppo o programmi per il tipo di mansioni richieste nella posizione; si procede quindi con un esercizio di coding, o un’esercitazione nel settore in cui si è esperti o si è studiato.
In questa fase il segreto è analizzare bene il problema prima di dare la soluzione, spiegando a voce il processo logico in cui si vuole affrontare la task. Alla fine il recruiter lascia 4 o 5 minuti alle domande del candidato: è doveroso fare delle domande, anziché dire di non averne; solo nel primo caso si viene valutati positivamente.
2. Pre-colloquio. Se si supera il colloquio telefonico, si accede alla interview “on-site” cioè direttamente in una sede Amazon. Ma prima ancora si verrà chiamati da un recruiter, che in circa 30 minuti via telefono spiegherà passo passo come è strutturata la giornata di prove e interviste nella sede fisica: è una fase utilissima perché permette di prepararsi e sapere ad esempio con quali e quanti recruiter si avrà a che fare, e che tipo di task, test o domande verranno sottoposte.
Come dicevamo, dura un’intera giornata, dalla mattina alla sera, ed è divisa in 5 colloqui individuali da 45 minuti ciascuno, con 5 rappresentanti o manager di altrettante divisioni.
4. Informal interview. Attenzione poi al pranzo informale: durante il colloquio in sede si viene invitati a pranzo dai manager o dagli ingegneri, ma anche quella fase è in realtà un test per capire se si è in linea con i valori e l’atmosfera dell’azienda. Non è quindi il caso di rilassarsi o lasciarsi andare a confidenze amichevoli.
Il segreto per superare il colloquio ad Amazon, oltre chiaramente a padroneggiare le competenze tecniche, è dimostrare di conoscere e saper applicare i famosi 14 principi guida di Amazon. Essi stabiliscono il quadro di come tutto funziona in Amazon. Sono stati scritti dal fondatore e CEO, Jeff Bezos, e sono riconosciuti come i valori che motivano i dipendenti essendo la forza trainante del successo dell’azienda.
Ecco quali sono e come gestirli durante il colloquio con una premessa: per ciascuno di questi principi è bene preparare almeno 2 esempi o case history in cui il candidato ha applicato principi simili nella sua esperienza pregressa:
1. Passione per il cliente: in realtà ad Amazon si parla di “customer obsession” quindi ossessione per il cliente, perché tutto ruota attorno ad esso. Spesso i recruiter chiedono di raccontare un’occasione in cui il candidato ha aiutato un cliente in un processo difficile e come ha affrontato la situazione;
2. Assunzione di Responsabilità (ownership): al candidato viene chiesto di raccontare almeno uno caso in cui si è assunto il rischio, la responsabilità di una scelta o di un progetto e magari ha fallito; in questo modo è possibile spiegare come si affronta il fallimento e come si trasforma in un successo;
3. Innovazione e semplificazione: in questo caso al candidato viene chiesto di raccontare o spiegare come ha creato un prodotto o una soluzione innovativa, in grado di rendere più semplice un’esperienza o un’esigenza o un bisogno del cliente;
4. Fare la scelta vincente: ad Amazon è importante dimostrare come è possibile raggiungere un obiettivo anche sconfiggendo dubbi e titubanze dei team o dei colleghi di lavoro o altri tipi di ostacoli. Al candidato è chiesto quindi un esempio in cui tra due soluzioni a uno stesso problema ha scelto una in particolare perché sapeva che in questo modo il return on investment sarebbe stato assicurato;
5. Imparare e rimanere curiosi: Jezz Bezos è ossessionato dalla formazione e ritiene importante che un dipendente continui a studiare, leggere, scoprire cose nuove. I recruiter chiedono ad esempio al candidato come e dove trovi il tempo per rimanere ispirato, acquisire nuove conoscenze e rendere innovativo il proprio lavoro;
6. Assumere o circondarsi di talenti: una delle qualità più apprezzate ad Amazon è la capacità del candidato di riconoscere il talento altrui e di assumere o circondarsi di persone competenti e anche più brave. Durante il colloquio è furbo raccontare di almeno un’occasione in cui ad esempio si è saputo gestire un caso di cattiva performance da parte di un membro del team di lavoro e di cosa si è fatto per superare l’empasse;
7. Insistere sugli standard più elevati: in base a questo principio, un vero leader non deve mai smettere di perfezionare un servizio o prodotto ma deve dimostrare di alzare sempre un po’ l’asticella degli standard da raggiungere;
8. Pensare in grande: spesso i recruiter chiedono al candidato un esempio di nuovo business o di soluzione alternativa a un problema che già altri hanno tentato di risolvere. Serve a testare il terreno del cosiddetto pensiero collaterale, utile per immaginare prodotti e servizi ancora inesistenti;
9. Propensione all’azione: durante il colloquio occorre dimostrare di saper scegliere velocemente tra più opzioni anziché rimuginare o pensare troppo prima di prendere una decisione. Ad esempio una domanda al candidato potrebbe essere: come si comporta se tre persone stanno aspettando per avere un aiuto ma lei in quel momento è occupato?
La risposta giusta è rispondere subito a tutti e tre chiedendo di pazientare alcuni minuti prima di smistare le richieste ad altri colleghi, tenendo sempre conto del rischio calcolato (ovvero, il rischio di far arrabbiare un cliente perché in attesa per troppo tempo senza risposta è minore del rischio di non trovare subito la soluzione adatta ma intanto fornire supporto);
10. Frugalità: ogni centesimo risparmiato è considerato un punto in più nella propria carriera, così ad Amazon raccontare di almeno un caso in cui il candidato ha fatto risparmiare denaro al proprio team o alla propria azienda è utile per superare il colloquio;
11. Saper ascoltare. Bisogna dimostrare di saper ascoltare i colleghi, i superiori, con umiltà, e soprattutto di essere attenti alle esigenze del proprio ambiente di lavoro; sono infatti questi i tratti di un leader adatto a lavorare in Amazon, vale a dire una persona che invece di comandare sappia guidare con gentilezza e fermezza il proprio team;
12. Andare in profondità: al colloquio può venir chiesto di analizzare dei dati e capire se questi parametri o metriche si discostino da quanto invece accade nella realtà o dai risultati ottenuti; il recruiter vuole capire come si comporta il candidato in questo caso, come affronta questa differenza;
13. Avere carattere: dissentire e aderire alle decisioni: questa è la parte più difficile del lavorare ad Amazon, cioè dimostrare di saper tenere il punto nel caso in cui non ci si trovi d’accordo con delle decisioni manageriali o del team di lavoro, senza però rifiutarsi di adempiere quelle decisioni.
Il recruiter in questo caso vuole capire se il candidato riesca a esporre le proprie perplessità e dubbi e a far valere le proprie ragioni rispettando nei toni, nei modi e nella gerarchia i propri colleghi; può anche capitare di dover raccontare di quando di ha avuto uno scontro difficile sul posto di lavoro e di come lo si è superato;
14. Raggiungere risultati: l’unico modo per resistere nell’ambiente competitivo di Amazon è dimostrare di poter raggiungere risultati di business o target impostati dall’azienda; la domanda al colloquio potrebbe essere “raccontami di un’occasione in cui ha superato un ostacolo e hai ottenuto un risultato” e qui la risposta dovrà tener conto di parametri e dati misurabili e oggettivi da fornire al recruiter;
Ulteriori esempi di domande possono essere: “come ti comporteresti se il tuo capo di affidasse dei task che non sei in grado di svolgere?”, “come gestiresti una situazione in cui il tuo capo non c’è e deve essere presa una decisione?”, “racconta di un’occasione in cui hai ricevuto un feedback negativo e come hai reagito”.
Il modo in cui i recruiter decidono se un candidato può essere assunto ad Amazon è comune anche ad altre aziende dell’information technology. Se nella seconda fase del processo di selezione, cioè le cinque interview dal vivo, si falliscono tutti i colloqui intermedi, allora la job interview può considerarsi fallita nel suo insieme; se invece si supera una parte dei colloqui intermedi, si può essere assunti solo con la maggioranza dei voti positivi dei cinque recruiter con cui è stato sostenuto il colloquio dal vivo.
Può capitare però che si crei una situazione di stallo, visto che conta anche il parere del recruiter con cui si è sostenuto il primo step del processo di selezione. A quel punto non è detto che si possa ottenere la posizione per cui si è sostenuto il colloquio ma è frequente ricevere invece un’offerta per una posizione alternativa.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di carriera in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.