Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program.
All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà.
Ho frequentato il corso di laurea triennale presso l'Università LIUC Carlo Cattaneo, università commerciale di Castellanza. Il mio corso di studi, Business Economics è stato sicuramente uno sviluppo interessante per la mia carriera perché mi ha permesso di consolidare al meglio la lingua inglese e fare esperienze all’estero per ben due volte.
La mia prima destinazione sono stati gli USA, dove ho trascorso 6 mesi presso la High Point University in North Carolina. All'epoca, scelsi gli Stati Uniti perché desideravo conoscere meglio il sistema scolastico e perché, a mio avviso, sono un punto di riferimento della cultura occidentale.
La mia seconda tappa è stata invece Amsterdam, dove ho vissuto un'esperienza decisamente diversa dalla prima. Scelsi l'Olanda perché ero rimasta molto affascinata dallo stile di vita e volevo saperne di più sulla cultura e gli usi di un paese del Nord Europa, estremamente lontano (geograficamente e non solo) dallo stile Mediterraneo.
Per completare il percorso accademico, ho scelto di frequentare un Master, preferendolo alla magistrale italiana. Ho fatto application per diverse business school europee, scegliendo infine il Master in Management della IE Business School di Madrid, che risultava terzo nella lista stilata dal Financial Times nel 2018. L’esperienza del Master è stata altamente formativa: in particolar modo, ho apprezzato molto la specializzazione in Digital Business, che mi ha permesso di acquisire conoscenze molto ricercate nel mercato del lavoro odierno.
Vivere un'esperienza all'estero è stato, per me, assolutamente fondamentale. Le esperienze che ho vissuto fuori dall'Italia, specialmente alla nostra età, contribuiscono tantissimo a formare il carattere (almeno per me è stato così).
Viaggiare da soli ci rende consapevoli di quanto il mondo sia vario, e di quante nuove opportunità ci sono in giro. Inoltre, ogni volta che viaggi anche la percezione di noi stessi cambia: si è costretti a costruire tutto di nuovo, abitudini e soprattuto relazioni.
Siate curiosi e vivete ogni situazione come un’occasione. Per quanto mi riguarda, ho sempre accolto a braccia aperte le iniziative organizzate dalle università in cui sono stata, e fuori dall’ambiente scolastico mi sono divisa tra passioni, amici e lavoretti.
Un’esperienza davvero utile è stata l’esperienza di volontariato in Croce Rossa, perché mi ha permesso di sviluppare una profonda connessione con le persone, quell’intelligenza emotiva che è fondamentale in ogni ambito della vita insomma. In più, tutti i lavoretti che ho portato avanti durante i miei studi, come lavorare in un bar o fare la babysitter, mi hanno fatto crescere e sviluppare diverse soft skills.
Prima di candidarmi per entrare in L’Oréal, ho contattato una ragazza che lavorava li per chiedergli dei feedback che sono stati molto positivi, così ho deciso di inviare il mio CV. Qualche tempo dopo, sono stata coinvolta in un processo di selezione.
Le selezioni sono divise in vari step: il primo è uno scrutinio del CV, poi ho ricevuto una prima telefonata dal team HR nella quale mi hanno fatto domande personali sul mio percorso lavorativo e di studi, per conoscermi meglio, e qualche domanda sull’azienda in generale.
Dopo pochi giorni ho ricevuto una seconda chiamata, durata all’incirca 30 minuti, con domande più comportamentali, per capire il mio fit con i valori aziendali e la posizione per cui volevano selezionarmi. Infine, dopo aver superato il precedente step, sono stata ammessa all’assement day, una giornata di colloqui e attività di gruppo, dove ho sostenuto il colloquio con uno dei Manager del team con cui avrei dovuto lavorare. È stata lei a scegliermi e da lì a poco più di dieci giorni ho fatto il mio ingresso in azienda.
Principalmente mi occupo di supportare la strategia online dei brand della mia Divisione e in particolare della parte riguardante le strategie di Advocacy, il mondo legato all’Influencer Marketing per essere chiari.
Inoltre, partecipo allo sviluppo di progetti ad hoc per i brand, come la gestione eventi online/offline o le attività di follow-up sui siti e App dei brand. Durante la quarentena ho però avuto modo di avvicinarmi anche alle attività svolte da altri membri del team digital: mi sono affiancata a progetti riguardanti il mondo del CRM e le iniziative legate alla conquista di nuovi clienti e la loro fidelizzazione, ma soprattutto ho approfondito i miei interessi relativi al mondo dell’Ecommerce, canale in grande ascesa per l’azienda che ha visto picchi mai visti durante la quarantena.
Questa flessibilità di ruolo è stata una caratteristica di L’Oreal che ho davvero apprezzato, mi ha permesso di imparare molto e sviluppare nuove competenze in diverse aree, un aspetto assolutamente non scontato in uno stage.
Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.
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All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà.
Ho frequentato il corso di laurea triennale presso l'Università LIUC Carlo Cattaneo, università commerciale di Castellanza. Il mio corso di studi, Business Economics è stato sicuramente uno sviluppo interessante per la mia carriera perché mi ha permesso di consolidare al meglio la lingua inglese e fare esperienze all’estero per ben due volte.
La mia prima destinazione sono stati gli USA, dove ho trascorso 6 mesi presso la High Point University in North Carolina. All'epoca, scelsi gli Stati Uniti perché desideravo conoscere meglio il sistema scolastico e perché, a mio avviso, sono un punto di riferimento della cultura occidentale.
La mia seconda tappa è stata invece Amsterdam, dove ho vissuto un'esperienza decisamente diversa dalla prima. Scelsi l'Olanda perché ero rimasta molto affascinata dallo stile di vita e volevo saperne di più sulla cultura e gli usi di un paese del Nord Europa, estremamente lontano (geograficamente e non solo) dallo stile Mediterraneo.
Per completare il percorso accademico, ho scelto di frequentare un Master, preferendolo alla magistrale italiana. Ho fatto application per diverse business school europee, scegliendo infine il Master in Management della IE Business School di Madrid, che risultava terzo nella lista stilata dal Financial Times nel 2018. L’esperienza del Master è stata altamente formativa: in particolar modo, ho apprezzato molto la specializzazione in Digital Business, che mi ha permesso di acquisire conoscenze molto ricercate nel mercato del lavoro odierno.
Vivere un'esperienza all'estero è stato, per me, assolutamente fondamentale. Le esperienze che ho vissuto fuori dall'Italia, specialmente alla nostra età, contribuiscono tantissimo a formare il carattere (almeno per me è stato così).
Viaggiare da soli ci rende consapevoli di quanto il mondo sia vario, e di quante nuove opportunità ci sono in giro. Inoltre, ogni volta che viaggi anche la percezione di noi stessi cambia: si è costretti a costruire tutto di nuovo, abitudini e soprattuto relazioni.
Siate curiosi e vivete ogni situazione come un’occasione. Per quanto mi riguarda, ho sempre accolto a braccia aperte le iniziative organizzate dalle università in cui sono stata, e fuori dall’ambiente scolastico mi sono divisa tra passioni, amici e lavoretti.
Un’esperienza davvero utile è stata l’esperienza di volontariato in Croce Rossa, perché mi ha permesso di sviluppare una profonda connessione con le persone, quell’intelligenza emotiva che è fondamentale in ogni ambito della vita insomma. In più, tutti i lavoretti che ho portato avanti durante i miei studi, come lavorare in un bar o fare la babysitter, mi hanno fatto crescere e sviluppare diverse soft skills.
Prima di candidarmi per entrare in L’Oréal, ho contattato una ragazza che lavorava li per chiedergli dei feedback che sono stati molto positivi, così ho deciso di inviare il mio CV. Qualche tempo dopo, sono stata coinvolta in un processo di selezione.
Le selezioni sono divise in vari step: il primo è uno scrutinio del CV, poi ho ricevuto una prima telefonata dal team HR nella quale mi hanno fatto domande personali sul mio percorso lavorativo e di studi, per conoscermi meglio, e qualche domanda sull’azienda in generale.
Dopo pochi giorni ho ricevuto una seconda chiamata, durata all’incirca 30 minuti, con domande più comportamentali, per capire il mio fit con i valori aziendali e la posizione per cui volevano selezionarmi. Infine, dopo aver superato il precedente step, sono stata ammessa all’assement day, una giornata di colloqui e attività di gruppo, dove ho sostenuto il colloquio con uno dei Manager del team con cui avrei dovuto lavorare. È stata lei a scegliermi e da lì a poco più di dieci giorni ho fatto il mio ingresso in azienda.
Principalmente mi occupo di supportare la strategia online dei brand della mia Divisione e in particolare della parte riguardante le strategie di Advocacy, il mondo legato all’Influencer Marketing per essere chiari.
Inoltre, partecipo allo sviluppo di progetti ad hoc per i brand, come la gestione eventi online/offline o le attività di follow-up sui siti e App dei brand. Durante la quarentena ho però avuto modo di avvicinarmi anche alle attività svolte da altri membri del team digital: mi sono affiancata a progetti riguardanti il mondo del CRM e le iniziative legate alla conquista di nuovi clienti e la loro fidelizzazione, ma soprattutto ho approfondito i miei interessi relativi al mondo dell’Ecommerce, canale in grande ascesa per l’azienda che ha visto picchi mai visti durante la quarantena.
Questa flessibilità di ruolo è stata una caratteristica di L’Oreal che ho davvero apprezzato, mi ha permesso di imparare molto e sviluppare nuove competenze in diverse aree, un aspetto assolutamente non scontato in uno stage.
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