Università di Roma Lumsa

Pubblicato il 24 Nov 2017
Pubblicato il 24 Nov 2017
Terzo settore e non-profit: come si diventa Assistenti Sociali?

Terzo settore e non-profit: come si diventa Assistenti Sociali?


Scegliere di lavorare nei servizi sociali è, oggi più che mai, una decisione molto coraggiosa: non perché sia complicato inserirsi nel mondo del lavoro, ma piuttosto perché si tratta di una professione che ha quotidianamente a che fare con situazioni delicate, a volte drammatiche.

Eppure, ascoltando da vicino chi svolge questo mestiere, le testimonianze sono di tutt’altro carattere: dall’emozione, forte, che si prova ogni volta che si conclude con successo l’affidamento di un minore nella sua nuova famiglia all’incontro, magari dopo qualche anno, di un ragazzo aiutato anni prima per problemi di tossicodipendenza e oggi felicemente sposato, nonché papà di due bimbi. Insomma, l’Assistente Sociale fa, sì, un lavoro complicato, ma la soddisfazione è grande.

Ma come si diventa Assistenti Sociali?

La risposta più immediata è: studiando e accedendo tramite l’Esame di Stato all’Albo (A o B) degli Assistenti Sociali del Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali. Semplice. Il meccanismo è in realtà un po’ più complesso e, per intraprenderlo, non basta certo il tempo impiegato per leggere la frase precedente.

Prima di proseguire, però, è necessario fare una distinzione. Esistono infatti due tipi di professionisti:

  • Assistente sociale, iscritto all’Albo B
  • Assistente sociale specialista, iscritto all’Albo A

In entrambi i casi però è necessario avere un titolo di laurea opportuno – triennale nel primo, magistrale nel secondo – e aver superato con successo l’Esame di Stato per l’iscrizione all’Albo. Da questo punto di vista l’Università LUMSA offre una formazione completa, stimolante e vantaggiosa grazie ai corsi di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e del non profit e magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali.

Nel paragrafo precedente abbiamo indicato di proposito tre aggettivi per definire l’offerta formativa della LUMSA in Area Sociale. Vediamoli:

  • Formazione completa, perché la LUMSA offre allo studente l’intero percorso universitario, dalla triennale alla magistrale, dando a questo la possibilità di scegliere il suo futuro.
  • Formazione stimolante, perché ai corsi di laurea è affiancato il LUMSA Social Work Lab, un laboratorio permanente che si occupa, tra le altre cose, della preparazione post-lauream per affrontare al meglio l’Esame di Stato per Assistenti Sociali.
  • Formazione vantaggiosa, perché la LUMSA, pur essendo un Ateneo non statale, blocca le tasse universitarie degli iscritti a questi corsi di laurea a una fascia bassa a prescindere dal reddito, per via della sua vocazione istituzionale verso il sociale.

Non solo Assistenti Sociali

Con i corsi di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e del non profit e magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali si aprono in realtà altre strade rispetto a quelle viste finora.

Il laureato triennale può infatti trovare sbocchi occupazionali nell’ambito del terzo settore; mentre il laureato magistrale può diventare dirigente delle politiche sociali e socio-sanitarie, specialista della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione ed esperto dell’organizzazione del lavoro.

Scegliere di lavorare nei servizi sociali è, oggi più che mai, una decisione molto coraggiosa: non perché sia complicato inserirsi nel mondo del lavoro, ma piuttosto perché si tratta di una professione che ha quotidianamente a che fare con situazioni delicate, a volte drammatiche.

Eppure, ascoltando da vicino chi svolge questo mestiere, le testimonianze sono di tutt’altro carattere: dall’emozione, forte, che si prova ogni volta che si conclude con successo l’affidamento di un minore nella sua nuova famiglia all’incontro, magari dopo qualche anno, di un ragazzo aiutato anni prima per problemi di tossicodipendenza e oggi felicemente sposato, nonché papà di due bimbi. Insomma, l’Assistente Sociale fa, sì, un lavoro complicato, ma la soddisfazione è grande.

Ma come si diventa Assistenti Sociali?

La risposta più immediata è: studiando e accedendo tramite l’Esame di Stato all’Albo (A o B) degli Assistenti Sociali del Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali. Semplice. Il meccanismo è in realtà un po’ più complesso e, per intraprenderlo, non basta certo il tempo impiegato per leggere la frase precedente.

Prima di proseguire, però, è necessario fare una distinzione. Esistono infatti due tipi di professionisti:

  • Assistente sociale, iscritto all’Albo B
  • Assistente sociale specialista, iscritto all’Albo A

In entrambi i casi però è necessario avere un titolo di laurea opportuno – triennale nel primo, magistrale nel secondo – e aver superato con successo l’Esame di Stato per l’iscrizione all’Albo. Da questo punto di vista l’Università LUMSA offre una formazione completa, stimolante e vantaggiosa grazie ai corsi di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e del non profit e magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali.

Nel paragrafo precedente abbiamo indicato di proposito tre aggettivi per definire l’offerta formativa della LUMSA in Area Sociale. Vediamoli:

  • Formazione completa, perché la LUMSA offre allo studente l’intero percorso universitario, dalla triennale alla magistrale, dando a questo la possibilità di scegliere il suo futuro.
  • Formazione stimolante, perché ai corsi di laurea è affiancato il LUMSA Social Work Lab, un laboratorio permanente che si occupa, tra le altre cose, della preparazione post-lauream per affrontare al meglio l’Esame di Stato per Assistenti Sociali.
  • Formazione vantaggiosa, perché la LUMSA, pur essendo un Ateneo non statale, blocca le tasse universitarie degli iscritti a questi corsi di laurea a una fascia bassa a prescindere dal reddito, per via della sua vocazione istituzionale verso il sociale.

Non solo Assistenti Sociali

Con i corsi di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e del non profit e magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali si aprono in realtà altre strade rispetto a quelle viste finora.

Il laureato triennale può infatti trovare sbocchi occupazionali nell’ambito del terzo settore; mentre il laureato magistrale può diventare dirigente delle politiche sociali e socio-sanitarie, specialista della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione ed esperto dell’organizzazione del lavoro.