Mi sono laureato in matematica all'Università degli Studi di Milano. Al terzo anno ho seguito un corso di crittografia, che mi ha appassionato al punto da trasformare il resto della mia carriera.
Ho fatto il dottorato a Roma Tre, sempre in matematica e crittografia, ed ho lavorato come ricercatore nel gruppo di sicurezza del Politecnico di Torino, focalizzandomi su privacy e cloud computing.
Da lì a fare sicurezza a Pinterest sembra quasi immediato… ma non esattamente.
Insieme ad un paio di amici ci siamo messi a lavorare ad un'idea di startup, un'app per ricevere news, articoli, e altri contenuti interamente basati sui propri interessi. Sognando di creare la nuova Facebook con il nostro algoritmo di recommendation, nel 2013 ci siamo trasferiti a San Francisco e abbiamo lanciato Theneeds.
Fast forward 3 anni di duro lavoro letteralmente 7 giorni su 7, siamo arrivati a vendere la nostra tecnologia ad un'altra società, Shopkick, dove ho lavorato per un anno, prima di passare a Pinterest e tornare alla sicurezza.
A Pinterest mi occupo di sicurezza del prodotto, ad esempio ho sviluppato la two-factor authentication.
Qua scherziamo che è la classica tech company di San Francisco: colazione, pranzo e cena pagati, snack e bibite senza limiti, ping-pong, biliardo…
Tipicamente entro in ufficio verso le 9 e rimango fino alle 6, ma c'è molta flessibilità. Circa metà del mio tempo è dedicata a scrivere codice per aggiungere feature di sicurezza o risolvere bug, ed il resto è ripartito tra meeting e assistenza ad altri team. Il mercoledì è il giorno senza meeting, in cui possiamo lavorare da casa.
Però non voglio dare un'impressione sbagliata! Nonostante l'ambiente sia molto rilassato e anche amichevole, si lavora in modo estremamente professionale ed efficiente.
Il consiglio è di essere determinati e costruirsi l'opportunità. In modo molto pratico, per lavorare in America oltre alle skill tecniche servono un buon inglese e un visto lavorativo.
La lingua non deve essere un fattore limitante, si migliora con la pratica. Io ho iniziato il dottorato sbagliando le "s" alla terza persona. Ho migliorato scrivendo tanto e guardando serie TV e film in inglese (all'inizio con sottotitoli in italiano).
Il visto, e in generale il ricevere un'offerta di lavoro, vanno presi seriamente per evitare cattive sorprese e delusioni. Quello che consiglio sempre è di mandare il curriculum a tante società, e venire in America per un paio di mesi con l'obiettivo di fare il maggior numero di colloqui possibile. L'alternativa è fare la propria startup :)
Quanto alle skill tecniche, secondo me il modo migliore per autovalutarsi è di creare un progetto da zero. Partire da un problema, creare un'app, un sito o un prototipo per risolvere il problema, e provare a raccogliere qualche utente, di persona, scrivendo online o investendo qualche euro in advertising.
Se volete approfondire qualche aspetto, o anche solo dire "ciao", scrivetemi su Twitter @0x0ece.
Mi sono laureato in matematica all'Università degli Studi di Milano. Al terzo anno ho seguito un corso di crittografia, che mi ha appassionato al punto da trasformare il resto della mia carriera.
Ho fatto il dottorato a Roma Tre, sempre in matematica e crittografia, ed ho lavorato come ricercatore nel gruppo di sicurezza del Politecnico di Torino, focalizzandomi su privacy e cloud computing.
Da lì a fare sicurezza a Pinterest sembra quasi immediato… ma non esattamente.
Insieme ad un paio di amici ci siamo messi a lavorare ad un'idea di startup, un'app per ricevere news, articoli, e altri contenuti interamente basati sui propri interessi. Sognando di creare la nuova Facebook con il nostro algoritmo di recommendation, nel 2013 ci siamo trasferiti a San Francisco e abbiamo lanciato Theneeds.
Fast forward 3 anni di duro lavoro letteralmente 7 giorni su 7, siamo arrivati a vendere la nostra tecnologia ad un'altra società, Shopkick, dove ho lavorato per un anno, prima di passare a Pinterest e tornare alla sicurezza.
A Pinterest mi occupo di sicurezza del prodotto, ad esempio ho sviluppato la two-factor authentication.
Qua scherziamo che è la classica tech company di San Francisco: colazione, pranzo e cena pagati, snack e bibite senza limiti, ping-pong, biliardo…
Tipicamente entro in ufficio verso le 9 e rimango fino alle 6, ma c'è molta flessibilità. Circa metà del mio tempo è dedicata a scrivere codice per aggiungere feature di sicurezza o risolvere bug, ed il resto è ripartito tra meeting e assistenza ad altri team. Il mercoledì è il giorno senza meeting, in cui possiamo lavorare da casa.
Però non voglio dare un'impressione sbagliata! Nonostante l'ambiente sia molto rilassato e anche amichevole, si lavora in modo estremamente professionale ed efficiente.
Il consiglio è di essere determinati e costruirsi l'opportunità. In modo molto pratico, per lavorare in America oltre alle skill tecniche servono un buon inglese e un visto lavorativo.
La lingua non deve essere un fattore limitante, si migliora con la pratica. Io ho iniziato il dottorato sbagliando le "s" alla terza persona. Ho migliorato scrivendo tanto e guardando serie TV e film in inglese (all'inizio con sottotitoli in italiano).
Il visto, e in generale il ricevere un'offerta di lavoro, vanno presi seriamente per evitare cattive sorprese e delusioni. Quello che consiglio sempre è di mandare il curriculum a tante società, e venire in America per un paio di mesi con l'obiettivo di fare il maggior numero di colloqui possibile. L'alternativa è fare la propria startup :)
Quanto alle skill tecniche, secondo me il modo migliore per autovalutarsi è di creare un progetto da zero. Partire da un problema, creare un'app, un sito o un prototipo per risolvere il problema, e provare a raccogliere qualche utente, di persona, scrivendo online o investendo qualche euro in advertising.
Se volete approfondire qualche aspetto, o anche solo dire "ciao", scrivetemi su Twitter @0x0ece.