Torino presenta sedi di dipartimento piuttosto distanti tra loro, e per questo lo sono anche i luoghi dedicati allo studio. Per orientarsi in questo labirinto, dividere le postazioni in base alla tipologia di fauna studentesca presente è il giusto punto di partenza.
Coloro che fin da bambini sognano di costruire un deposito come quello di zio Paperone, sempre attenti a compiere la migliore scelta possibile – dato un copioso paniere di beni finanziato dai genitori, possono recarsi presso la facoltà di economia dell’Università di Torino, dove numerosi tavoli ed aree attrezzate permettono di guadagnare ore di concentrazione eccellente. In più, Economia è una delle poche sedi con caffetteria interna sita al piano terra: posto ideale per un cappuccino al volo tra una slide di marketing e una formula di analisi del Mercato valutario.
Se invece aspirate alla posizione di “tuttologo” e avete lenti più spesse di quelle presenti all’osservatorio astronomico di Pino Torinese, ottenute grazie alla lettura di tutto il sapere presente presso la Biblioteca Nazionale di Torino, visitatela comunque: l’aula studio è la meglio illuminata di Torino, e i suoi archivi nascondono sempre qualcosa di nuovo e interessante. Non ci credete? Chiedete della sezione periodici!
Va bene, li avete già letti tutti e siete quindi alla ricerca di qualcosa di nuovo e in continua evoluzione… Per non diventare annoiati noiosi, il luogo giusto in cui recarsi è il neonato Campus Luigi Einaudi. Con varie sezioni e studenti provenienti da tutto il mondo, all’interno della biblioteca e dell’aula studio è possibile scovare edizioni aggiornate della maggior parte di libri che avete in mente di consultare.
Le scienze sociali e umanistiche non vi attirano, ma siete ammaliati da mete più scientifiche e “stregonesche”? Via Pietro Giuria vi aspetta. Qui si trovano le sedi della maggior parte dei dipartimenti scientifici della città, a partire da palazzo Galileo Ferraris, sede di geologia, ideale luogo di studio per approfondire la morfologia vesuviana, fino al museo Cesare Lombroso ed alle aule di biologia. Ogni dipartimento situato in questa lunga via, com’è giusto che sia, esprime la sua vocazione scientifica secondo le proprie particolarità. A fisica, il giardino è il luogo giusto dove applicare i segreti appresi nei laboratori sotterranei, e vale certamente la pena fermarvisi per giocare una partita a scacchi con i futuri Einstein; a chimica e farmacia troverete tutte le formule adatte alla creazione di infusi da sperimentare in alambicchi dei precursori della materia.
Non aspirate a diventare scienziati, ma aggiornereste volentieri i metodi di trasporto o di costruzione con tecnologie all’avanguardia? Alcune tra le migliori menti tecniche del nostro paese sono uscite dalle aule del Politecnico di Torino – istituto di eccellenza anche a livello europeo – e del Castello del Valentino, sede di Architettura e Urbanistica. Questi due istituti non necessitano di ulteriori presentazioni, e le aree dedicate allo studio site all’interno sono certamente all’altezza della fama dell’istituto. Tuttavia, è facile scontrarsi con un po’ di soggezione nei confronti di questa Istituzione universitaria: a volte, la troppa perfezione delle sue aule leggermente impersonali spaventa la creatività di chi frequenta abitualmente altri contesti.
L’università nasce dal pensiero di grandi filosofi, che difficilmente si troverebbero bene in contesti asettici e ordinari. Distratti, a volte sconclusionati, sfortunati e perennemente con il conto in rosso, futuri letterati, storici e filosofi costituiscono la vera anima della città, e ne sono i reali custodi, attenti a preservare l’immortale anima del sapere torinese. In via Verdi, sede privilegiata dello studio delle materie umanistiche, difficilmente troverete tutti i computer funzionanti, e la carta per le fotocopie non risulta presente da svariati mesi. Eppure, andando a studiare qui, uscirete sempre con il sorriso sulle labbra e nuove idee in testa.
Silvia Faletto
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
Torino presenta sedi di dipartimento piuttosto distanti tra loro, e per questo lo sono anche i luoghi dedicati allo studio. Per orientarsi in questo labirinto, dividere le postazioni in base alla tipologia di fauna studentesca presente è il giusto punto di partenza.
Coloro che fin da bambini sognano di costruire un deposito come quello di zio Paperone, sempre attenti a compiere la migliore scelta possibile – dato un copioso paniere di beni finanziato dai genitori, possono recarsi presso la facoltà di economia dell’Università di Torino, dove numerosi tavoli ed aree attrezzate permettono di guadagnare ore di concentrazione eccellente. In più, Economia è una delle poche sedi con caffetteria interna sita al piano terra: posto ideale per un cappuccino al volo tra una slide di marketing e una formula di analisi del Mercato valutario.
Se invece aspirate alla posizione di “tuttologo” e avete lenti più spesse di quelle presenti all’osservatorio astronomico di Pino Torinese, ottenute grazie alla lettura di tutto il sapere presente presso la Biblioteca Nazionale di Torino, visitatela comunque: l’aula studio è la meglio illuminata di Torino, e i suoi archivi nascondono sempre qualcosa di nuovo e interessante. Non ci credete? Chiedete della sezione periodici!
Va bene, li avete già letti tutti e siete quindi alla ricerca di qualcosa di nuovo e in continua evoluzione… Per non diventare annoiati noiosi, il luogo giusto in cui recarsi è il neonato Campus Luigi Einaudi. Con varie sezioni e studenti provenienti da tutto il mondo, all’interno della biblioteca e dell’aula studio è possibile scovare edizioni aggiornate della maggior parte di libri che avete in mente di consultare.
Le scienze sociali e umanistiche non vi attirano, ma siete ammaliati da mete più scientifiche e “stregonesche”? Via Pietro Giuria vi aspetta. Qui si trovano le sedi della maggior parte dei dipartimenti scientifici della città, a partire da palazzo Galileo Ferraris, sede di geologia, ideale luogo di studio per approfondire la morfologia vesuviana, fino al museo Cesare Lombroso ed alle aule di biologia. Ogni dipartimento situato in questa lunga via, com’è giusto che sia, esprime la sua vocazione scientifica secondo le proprie particolarità. A fisica, il giardino è il luogo giusto dove applicare i segreti appresi nei laboratori sotterranei, e vale certamente la pena fermarvisi per giocare una partita a scacchi con i futuri Einstein; a chimica e farmacia troverete tutte le formule adatte alla creazione di infusi da sperimentare in alambicchi dei precursori della materia.
Non aspirate a diventare scienziati, ma aggiornereste volentieri i metodi di trasporto o di costruzione con tecnologie all’avanguardia? Alcune tra le migliori menti tecniche del nostro paese sono uscite dalle aule del Politecnico di Torino – istituto di eccellenza anche a livello europeo – e del Castello del Valentino, sede di Architettura e Urbanistica. Questi due istituti non necessitano di ulteriori presentazioni, e le aree dedicate allo studio site all’interno sono certamente all’altezza della fama dell’istituto. Tuttavia, è facile scontrarsi con un po’ di soggezione nei confronti di questa Istituzione universitaria: a volte, la troppa perfezione delle sue aule leggermente impersonali spaventa la creatività di chi frequenta abitualmente altri contesti.
L’università nasce dal pensiero di grandi filosofi, che difficilmente si troverebbero bene in contesti asettici e ordinari. Distratti, a volte sconclusionati, sfortunati e perennemente con il conto in rosso, futuri letterati, storici e filosofi costituiscono la vera anima della città, e ne sono i reali custodi, attenti a preservare l’immortale anima del sapere torinese. In via Verdi, sede privilegiata dello studio delle materie umanistiche, difficilmente troverete tutti i computer funzionanti, e la carta per le fotocopie non risulta presente da svariati mesi. Eppure, andando a studiare qui, uscirete sempre con il sorriso sulle labbra e nuove idee in testa.
Silvia Faletto
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