Tra una lezione ed un’altra, uno studente della Bocconi ha un’ampia scelta sui posti in cui poter andare a studiare. Finché la temperatura lo permette, un posto molto gettonato in cui studiare alla Bocconi è il Parco Ravizza. Sul prato o sotto gli alberi, è pieno di panchine dove gli studenti si siedono da soli o in gruppo per studiare e ripetere al fresco e in tranquillità.
Il parco è impossibile non vederlo: è proprio accanto alla sede dei Leoni, in via Sarfatti. Se siete da soli e cercate un modo per incontrare compagni di corso con cui studiare, vedrete che qui avrete occasione di fare amicizia! Al Parco vengono inoltre organizzati moltissimi eventi dedicati agli studenti. Uno di questi è il B.lab to the Park, a settembre!
Se preferite un posto al chiuso per studiare alla Bocconi andate al Velodromo, al terzo piano. Davanti alle aule è pieno di tavoli lasciati liberi proprio per permettere agli studenti di appoggiarsi lì per ripassare prima degli esami o studiare nelle ore di buco tra una lezione e l’altra. Al Velodromo comunque seguono tutte le triennali; al primo piano seguono tutti quelli del primo anno e via dicendo. Al terzo anno non solo si è più grandi, ma si è anche in molti meno, perché in tanti abbandonano nel corso degli studi. Inoltre, essendo in cima al palazzo, il piano è molto luminoso e non c’è tanta gente di passaggio. Quindi è molto più tranquillo degli altri. Ovviamente nei cambi di lezione può esserci un po’ di chiasso, ma molto meno rispetto al primo o al secondo piano.
Quasi tutti per andare al terzo piano prendono l’ascensore. Stretti come sardine, chi si sia mai trovato spiaccicato accanto alla porta avrà sicuramente notato la presenza di un tasto per il quarto piano. Chiunque sappia cosa si trova al fantomatico quarto piano, me lo faccia sapere, io non lo so e me lo sono sempre chiesto e fino ad ora nessuno ha mai saputo risolvermi la curiosità.
Non vi consiglio di andare a studiare nei bar intorno all’università per studiare. La mattina trovi tutti gli studenti che fanno colazione, quindi anche se sei da solo trovi un gran chiasso. A pranzo non ne parliamo, è già tanto se trovi un spazio per andare a mangiare un panino. Nel pomeriggio escono tutti da lezione e c’è chiasso lo stesso, quindi non si trova mai la calma per studiare.
Un posto molto gettonato dai più stacanovisti è l’Aula Bunker, ovvero la biblioteca aperta anche di notte. L’entrata si trova tra la biblioteca vecchia (vecchia per modo di dire perché è stata appena ristrutturata da cima a fondo) e la chiesa di Piazza Sraffa. L’ingresso, non vi spaventate, sembra un grande scivolo. Metafora forse dell’inferno in cui ci si deve trovare quando si decide di avere bisogno di studiare anche di notte. Lì si studia nel massimo del silenzio e della tranquillità e per entrare bisogna avere per forza il badge. Prima di questa biblioteca notturna, c’erano delle aule che rimanevano sempre aperte dentro al campus, ma chiunque poteva entrare, quindi hanno deciso di chiuderle. Ora ci trovate gli studi di Radio Bocconi!
Se non si ha proprio bisogno di ripetere ad alta voce è sempre meglio studiare all’università, perché così si ha la possibilità di chiedere ai compagni di classe e non. Per il primo anno e mezzo di corso tutti gli indirizzi studiano le stesse materie e nello stesso periodo, quindi se non si trovano compagni di classe, ti basterà cercare qualcuno del suo stesso anno!
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
Tra una lezione ed un’altra, uno studente della Bocconi ha un’ampia scelta sui posti in cui poter andare a studiare. Finché la temperatura lo permette, un posto molto gettonato in cui studiare alla Bocconi è il Parco Ravizza. Sul prato o sotto gli alberi, è pieno di panchine dove gli studenti si siedono da soli o in gruppo per studiare e ripetere al fresco e in tranquillità.
Il parco è impossibile non vederlo: è proprio accanto alla sede dei Leoni, in via Sarfatti. Se siete da soli e cercate un modo per incontrare compagni di corso con cui studiare, vedrete che qui avrete occasione di fare amicizia! Al Parco vengono inoltre organizzati moltissimi eventi dedicati agli studenti. Uno di questi è il B.lab to the Park, a settembre!
Se preferite un posto al chiuso per studiare alla Bocconi andate al Velodromo, al terzo piano. Davanti alle aule è pieno di tavoli lasciati liberi proprio per permettere agli studenti di appoggiarsi lì per ripassare prima degli esami o studiare nelle ore di buco tra una lezione e l’altra. Al Velodromo comunque seguono tutte le triennali; al primo piano seguono tutti quelli del primo anno e via dicendo. Al terzo anno non solo si è più grandi, ma si è anche in molti meno, perché in tanti abbandonano nel corso degli studi. Inoltre, essendo in cima al palazzo, il piano è molto luminoso e non c’è tanta gente di passaggio. Quindi è molto più tranquillo degli altri. Ovviamente nei cambi di lezione può esserci un po’ di chiasso, ma molto meno rispetto al primo o al secondo piano.
Quasi tutti per andare al terzo piano prendono l’ascensore. Stretti come sardine, chi si sia mai trovato spiaccicato accanto alla porta avrà sicuramente notato la presenza di un tasto per il quarto piano. Chiunque sappia cosa si trova al fantomatico quarto piano, me lo faccia sapere, io non lo so e me lo sono sempre chiesto e fino ad ora nessuno ha mai saputo risolvermi la curiosità.
Non vi consiglio di andare a studiare nei bar intorno all’università per studiare. La mattina trovi tutti gli studenti che fanno colazione, quindi anche se sei da solo trovi un gran chiasso. A pranzo non ne parliamo, è già tanto se trovi un spazio per andare a mangiare un panino. Nel pomeriggio escono tutti da lezione e c’è chiasso lo stesso, quindi non si trova mai la calma per studiare.
Un posto molto gettonato dai più stacanovisti è l’Aula Bunker, ovvero la biblioteca aperta anche di notte. L’entrata si trova tra la biblioteca vecchia (vecchia per modo di dire perché è stata appena ristrutturata da cima a fondo) e la chiesa di Piazza Sraffa. L’ingresso, non vi spaventate, sembra un grande scivolo. Metafora forse dell’inferno in cui ci si deve trovare quando si decide di avere bisogno di studiare anche di notte. Lì si studia nel massimo del silenzio e della tranquillità e per entrare bisogna avere per forza il badge. Prima di questa biblioteca notturna, c’erano delle aule che rimanevano sempre aperte dentro al campus, ma chiunque poteva entrare, quindi hanno deciso di chiuderle. Ora ci trovate gli studi di Radio Bocconi!
Se non si ha proprio bisogno di ripetere ad alta voce è sempre meglio studiare all’università, perché così si ha la possibilità di chiedere ai compagni di classe e non. Per il primo anno e mezzo di corso tutti gli indirizzi studiano le stesse materie e nello stesso periodo, quindi se non si trovano compagni di classe, ti basterà cercare qualcuno del suo stesso anno!
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