Published at 14 Jul 2020
Published at 14 Jul 2020
Tutored incontra Alice, Associate in Boston Consulting Group

Tutored incontra Alice, Associate in Boston Consulting Group


Alice ha iniziato il suo percorso accademico a Milano per proseguire in giro per l'Europa. Oggi lavora come Associate in BCG.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho frequentato l'Università Bocconi sia per la laurea triennale che per la magistrale, scegliendo un percorso di studi abbastanza diversificato per acquisire un set di competenze il più completo possibile.

In triennale infatti ho frequentato il corso di Economia e Scienze Sociali (CLES) che ha una forte impronta quantitativa con numerosi corsi di Micro e Macro economia, Statistica, Econometria, etc.

Per la magistrale invece ho scelto un double degree in International Management (CEMS) in modo da approfondire tematiche più legate al mondo del business e completare così la mia formazione. Il CEMS in particolare è un master proposto da più di 30 università nel mondo e questo mi ha permesso di confrontarmi con studenti e docenti con background molto diversi, oltre che accedere a seminari ed eventi in azienda fondamentali per orientarsi nelle scelte di carriera.


Hai svolte numerose esperienza di studio all'estero: come hai scelto le mete e quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studio fuori dall'italia e dalla propria comfort zone?

Fin da piccola sono sempre stata molto curiosa e la mia famiglia mi ha incoraggiata a fare esperienze diverse tra loro, tra queste alcuni periodi all'estero. Secondo me sono momenti importantissimi di crescita personale, indipendentemente dal periodo in cui si sceglie di andare via.

Ho cercato di scegliere destinazioni che mi offrissero l'opportunità di ricevere stimoli diversi da quelli disponibili in Italia. Ad esempio durante il mio percorso universitario sono stata a Stoccolma e a Barcellona. Ho scelto Stoccolma per approfondire la mia conoscenza del nord Europa e in quell'occasione ho vissuto presso una famiglia svedese per sfruttare al massimo l'esperienza ed entrare veramente a contatto con la cultura e lo stile di vita locale.

A Barcellona invece mi ha portato il desiderio di approfondire tematiche di social e green entrepreneurship: l'università che ho frequentato lì aveva un programma molto stimolante da questo punto di vista e molto diverso da quello offerto in Bocconi e ho deciso di lanciarmi.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Tra le attività extra universitarie che ho fatto, penso che la più importante nella mia crescita personale, e di conseguenza anche per la mia carriera, sia stata lo scoutismo. È un percorso che ho iniziato da bambina e che negli anni dell'università mi ha portata a fare moltissime esperienze di volontariato e a contatto con la natura. Sicuramente mi ha aiutato moltissimo a sviluppare delle soft skills utili anche adesso nel lavoro, in particolare l'attenzione verso gli altri e la capacità di ascoltare che sono fondamentali adesso per lavorare in team sempre diversi. Credo che durante gli studi sia molto importante crearsi delle occasioni per crescere oltre allo studio in sé e per sé. Non è sempre facile ritagliarsi del tempo per attività extra scolastiche, ma spesso sono proprio quelle che regalano le maggiori soddisfazioni, oltre ad essere importantissime per ampliare i propri orizzonti e per approcciarsi al mondo del lavoro con maggiore consapevolezza. 


Hai partecipato al prestigioso The Future Makers di BCG: di cosa si tratta e che tipo di esperienza è stata?

The Future Makers è un progetto veramente unico offerto da BCG a 100 giovani talenti ogni anno. L'obiettivo è creare un momento di approfondimento in cui i partecipanti e i numerosi ospiti invitati si confrontano su temi di attualità che riguardano il nostro paese nel suo complesso.

Personalmente per me è stata un'occasione per confrontarmi con miei coetanei con background molto diversi e ricevere tanti stimoli diversi. La ricchezza del progetto sta sicuramente nella varietà di ospiti che vengono coinvolti e di tematiche che si affrontano e soprattutto nel focus sull'Italia e sul futuro del nostro paese. Spesso purtroppo come giovani tendiamo a pensare che le migliori opportunità per noi di lavoro e/o di studio siano all'estero, quando invece c'è tantissimo bisogno di credere nel nostro paese e fare del nostro meglio per dare il nostro contributo. Sicuramente per me The Future Makers è stata un'esperienza decisiva nella decisione di iniziare la mia carriera proprio a Milano.


Oggi lavori in BCG: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?

Tramite The Future Makers ho avuto la possibilità di conoscere direttamente BCG come azienda e soprattutto di entrare in contatto con diverse persone all'interno e sono stata selezionata per uno stage proprio dopo aver partecipato al programma.

Tipicamente il processo di selezione si articola in diversi colloqui basati su casi aziendali e domande più personali per capire il fit con BCG. Per avere successo nella selezione è molto importante dimostrare capacità logiche e di ragionamento nello svolgimento dei casi, ma anche capacità di comunicazione e relazione. Come consulenti si lavora sempre in team e a contatto con molte persone, magari in trasferta: è fondamentale sapersi adattare a situazioni diverse con uno spirito sempre propositivo! 


Di cosa ti occupi in qualità di Associate in BCG?

Come Associate in BCG ho la possibilità di lavorare su progetti molto diversi sia come tematiche che come industry di riferimento. Tipicamente in un progetto un Associate ha la responsabilità di un modulo, ovvero di una parte del progetto stesso, da gestire con il supporto del team e del Project Leader. Ogni progetto ha le sue peculiarità, ma l'obiettivo comune è aiutare il cliente a scomporre la sfida che deve affrontare in parti più piccole per poterle poi affrontare una ad una.

Spesso mi occupo di analizzare dati di mercato o interni al cliente per derivarne proposte, intervistare stakeholders diversi per raccogliere idee, organizzare momenti di discussione con il cliente per capire quali soluzioni meglio si possono adattare al loro contesto. Anche se sono in BCG da meno di un anno ho imparato già moltissimo proprio grazie al continuo confronto con le persone con cui ho lavorato, sia tra i colleghi che con i clienti. 


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Alice ha iniziato il suo percorso accademico a Milano per proseguire in giro per l'Europa. Oggi lavora come Associate in BCG.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho frequentato l'Università Bocconi sia per la laurea triennale che per la magistrale, scegliendo un percorso di studi abbastanza diversificato per acquisire un set di competenze il più completo possibile.

In triennale infatti ho frequentato il corso di Economia e Scienze Sociali (CLES) che ha una forte impronta quantitativa con numerosi corsi di Micro e Macro economia, Statistica, Econometria, etc.

Per la magistrale invece ho scelto un double degree in International Management (CEMS) in modo da approfondire tematiche più legate al mondo del business e completare così la mia formazione. Il CEMS in particolare è un master proposto da più di 30 università nel mondo e questo mi ha permesso di confrontarmi con studenti e docenti con background molto diversi, oltre che accedere a seminari ed eventi in azienda fondamentali per orientarsi nelle scelte di carriera.


Hai svolte numerose esperienza di studio all'estero: come hai scelto le mete e quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studio fuori dall'italia e dalla propria comfort zone?

Fin da piccola sono sempre stata molto curiosa e la mia famiglia mi ha incoraggiata a fare esperienze diverse tra loro, tra queste alcuni periodi all'estero. Secondo me sono momenti importantissimi di crescita personale, indipendentemente dal periodo in cui si sceglie di andare via.

Ho cercato di scegliere destinazioni che mi offrissero l'opportunità di ricevere stimoli diversi da quelli disponibili in Italia. Ad esempio durante il mio percorso universitario sono stata a Stoccolma e a Barcellona. Ho scelto Stoccolma per approfondire la mia conoscenza del nord Europa e in quell'occasione ho vissuto presso una famiglia svedese per sfruttare al massimo l'esperienza ed entrare veramente a contatto con la cultura e lo stile di vita locale.

A Barcellona invece mi ha portato il desiderio di approfondire tematiche di social e green entrepreneurship: l'università che ho frequentato lì aveva un programma molto stimolante da questo punto di vista e molto diverso da quello offerto in Bocconi e ho deciso di lanciarmi.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Tra le attività extra universitarie che ho fatto, penso che la più importante nella mia crescita personale, e di conseguenza anche per la mia carriera, sia stata lo scoutismo. È un percorso che ho iniziato da bambina e che negli anni dell'università mi ha portata a fare moltissime esperienze di volontariato e a contatto con la natura. Sicuramente mi ha aiutato moltissimo a sviluppare delle soft skills utili anche adesso nel lavoro, in particolare l'attenzione verso gli altri e la capacità di ascoltare che sono fondamentali adesso per lavorare in team sempre diversi. Credo che durante gli studi sia molto importante crearsi delle occasioni per crescere oltre allo studio in sé e per sé. Non è sempre facile ritagliarsi del tempo per attività extra scolastiche, ma spesso sono proprio quelle che regalano le maggiori soddisfazioni, oltre ad essere importantissime per ampliare i propri orizzonti e per approcciarsi al mondo del lavoro con maggiore consapevolezza. 


Hai partecipato al prestigioso The Future Makers di BCG: di cosa si tratta e che tipo di esperienza è stata?

The Future Makers è un progetto veramente unico offerto da BCG a 100 giovani talenti ogni anno. L'obiettivo è creare un momento di approfondimento in cui i partecipanti e i numerosi ospiti invitati si confrontano su temi di attualità che riguardano il nostro paese nel suo complesso.

Personalmente per me è stata un'occasione per confrontarmi con miei coetanei con background molto diversi e ricevere tanti stimoli diversi. La ricchezza del progetto sta sicuramente nella varietà di ospiti che vengono coinvolti e di tematiche che si affrontano e soprattutto nel focus sull'Italia e sul futuro del nostro paese. Spesso purtroppo come giovani tendiamo a pensare che le migliori opportunità per noi di lavoro e/o di studio siano all'estero, quando invece c'è tantissimo bisogno di credere nel nostro paese e fare del nostro meglio per dare il nostro contributo. Sicuramente per me The Future Makers è stata un'esperienza decisiva nella decisione di iniziare la mia carriera proprio a Milano.


Oggi lavori in BCG: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni?

Tramite The Future Makers ho avuto la possibilità di conoscere direttamente BCG come azienda e soprattutto di entrare in contatto con diverse persone all'interno e sono stata selezionata per uno stage proprio dopo aver partecipato al programma.

Tipicamente il processo di selezione si articola in diversi colloqui basati su casi aziendali e domande più personali per capire il fit con BCG. Per avere successo nella selezione è molto importante dimostrare capacità logiche e di ragionamento nello svolgimento dei casi, ma anche capacità di comunicazione e relazione. Come consulenti si lavora sempre in team e a contatto con molte persone, magari in trasferta: è fondamentale sapersi adattare a situazioni diverse con uno spirito sempre propositivo! 


Di cosa ti occupi in qualità di Associate in BCG?

Come Associate in BCG ho la possibilità di lavorare su progetti molto diversi sia come tematiche che come industry di riferimento. Tipicamente in un progetto un Associate ha la responsabilità di un modulo, ovvero di una parte del progetto stesso, da gestire con il supporto del team e del Project Leader. Ogni progetto ha le sue peculiarità, ma l'obiettivo comune è aiutare il cliente a scomporre la sfida che deve affrontare in parti più piccole per poterle poi affrontare una ad una.

Spesso mi occupo di analizzare dati di mercato o interni al cliente per derivarne proposte, intervistare stakeholders diversi per raccogliere idee, organizzare momenti di discussione con il cliente per capire quali soluzioni meglio si possono adattare al loro contesto. Anche se sono in BCG da meno di un anno ho imparato già moltissimo proprio grazie al continuo confronto con le persone con cui ho lavorato, sia tra i colleghi che con i clienti. 


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.